TANTI RACCONTI TANTI COLORI
10,00 €
Il libro contiene 6 racconti illustrati a colori:
- Raggio di luna
- Il pesciolino che non sapeva nuotare
- Il trenino impertinente
- Taddeo e Susanna. Storia di due remi
- Il fanale
- Cricche Crocche e Manico d’Uncino
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Il libro contiene 6 racconti illustrati a colori:
Categoria: | Narrativa |
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…ma lei non lo fa apposta; lei è proprio nata così. A parte questo, Uga non nuoce gravemente alla salute; al massimo, può accadere soltanto che, al primo impatto, servano delle precauzioni, che a freddo, si notino effetti indesiderati; niente di preoccupante; anzi, se lei si occupa di altro e si trova in migliori compagnie, può riuscire davvero gradevole, anzi, persino adorabile…
…un tiepido pomeriggio primaverile; San Benedetto del Tronto seduceva come una donna avvenente, nell'età in cui la piena maturità sembra un prezioso dono del cielo, pronta a sfoggiare i suoi gioielli in onore degli ospiti di riguardo da ricevere nel salotto buono di viale Moretti o nel verde lussureggiante dei giardini del parco tra piazza Giorgini al…
…Ricordati: se sono rose, appassiranno! Andava sentenziando zio Lele, come una costante del proprio pensiero, sempre propenso a teorizzare. Il che – a ben rifletterci – è cosa più certa della stessa fioritura delle rose che quando viene, se mai davvero viene, può abortire, venire male e, comunque sia, è sempre effimera. A Dio spiacendo.
…Ji so' Mecciu (Matteo) laico mi nonno; steve a Chicago e faceve il job de machine sembe co blecco ende, tuenti iarre, e mo invece sto a fa u signo' e nu gire primme da turnà all'Italy, o chiù belle contri indeuor; uanne uik o tenne jurne alla Frange, ncoppe a nu carr speciale … ghidappe,… lucca… yù na bella gherl; ai laico macce… si yù uon… nuje ken… e facimme nu big meuigge….
Questo libro non è un romanzo di fantasia, ma la storia vera di Pasquale Leonardo Panuzzo, giovane calabrese nato nel 1885, che all’età di 16 anni, pur figlio di genitori benestanti, abbandona la terra natìa e gli affetti più cari e parte alla ricerca di un agognato percorso di vita. Giunto negli Stati Uniti, tra vicissitudini e sacrifici estenuanti, riesce a rendere concrete le sue aspirazioni lavorative estreme e pregiudizi ambientali tesi a ostacolare fortemente l’integrazione degli immigrati. Trova supporto nell’amorevole relazione epistolare con Carolina Coluccio, giovane donna del suo paese d’origine, che attratta dalla sua forte personalità decide di raggiungerlo per condividerne gli ambiziosi progetti. La narrazione è stata ispirata dal protagonista mediante un manoscritto aggiornato di continuo e infine affidato a un nipote barese nell’unico viaggio di ritorno in Italia.
…forse non a tutti i single giudiziari del mondo è accaduto o accadrà di incontrarla; ma tutti, prima o poi, dovrebbero imbattersi in una Miranda e farne tesoro…
…magari, d'estate, nello stesso scompartimento del treno, seduta di fronte a voi, a chiedervi se vi dà fastidio il fumo e domandarvi del fuoco…
…e se lei legge con referenza evangelica il Manifesto e voi, invece, scorrete Libero, …e se da lei vi dividono, oltre al valore aggiunto di un fracco di anni, anche la depressione e l'insonnia che non vi consentono di dormire nemmeno il minimo sindacale, i suoi dieci centimetri in più, un inesorabile debito vitalizio verso l'ex moglie ed anche un accendino che non riuscite a far funzionare quando proprio occorre… Miranda saprà lo stesso come farvi sentire grande e importante, e saprà sorridervi e ridere assieme a voi….
Un piccolo affresco di immagini femminili che hanno lasciato tracce nella vita dell’autrice. Figure tratteggiate a volte con delicati colori pastellati, altre con livide e drammatiche nuances, ma sempre teneramente abbracciate dal desiderio dell’amore, della gioia di vivere e soprattutto della speranza nonostante tutto. Le loro esistenze non sono separate da quelle degli uomini, ma le comprendono, anche se a volte ciò può essere devastante.
Una visione globale e umana delle dieci protagoniste in cui tanti elementi entrano a far parte delle loro vite e della narrazione: la cultura, il periodo storico, lo status sociale e perfino la loro collocazione geografica.
E come sempre ci ha abituato l’autrice con il suo stile ironico e poetico al tempo stesso, entrando nelle vite di queste dieci figure femminili, si sorride, si ride, si piange, si riflette e ci si emoziona.
Prendete una ragazza di nome Sofia, 26 anni, bella come il sole, fragile ma temeraria, siciliana ma bionda con gli occhi verde mare ed una pelle di porcellana. Unitela ad un’altra ragazza, Alba, sua coetanea e conterranea, bella e libertina, spensierata ma custode di un dolore personale. Trapiantatele entrambe dal caldo e colorato mondo agrigentino al grigiore e al rigido inverno di Milano. A questo punto aggiungete un ragazzo, Luca, 28 anni, ex di entrambe le ragazze che per uno strano scherzo del fato si riaffaccia nella loro vita. Aggiungete, poco alla volta, tutta una serie di personaggi che ruotano attorno ai protagonisti e che, chi più o meno, contribuiranno all’evolversi dei fatti. Se non avete molta dimestichezza, fatevi aiutare dagli dèi, proprio come i personaggi della storia. Incorporate ora i due ingredienti base: l’Amore e l’Odio, in maniera confusa, in modo da non far capire bene chi possa prevalere dei due. Trasponete il tutto nel periodo delle festività natalizie del 2003 e cospargete con tanta gelida e rallegrante neve.
Ed ecco fatto: Odi et Amo è pronto! Un romanzo che racconta i sentimenti e la vita quotidiana con semplicità, a metà strada tra un diario ed una sceneggiatura, perché ricco di dialoghi.
Cresciuto in mezzo al deserto della Giordania sotto lo sguardo amorevole della guaritrice del suo villaggio, il giovane Almotasim ha un sogno che lo spinge a intraprendere un viaggio avventuroso verso Parigi all’indomani della terribile guerra dei Centanni. E’ il 1465. Qui inizia la ricerca di ciò che il destino ha in serbo per lui.
Siamo intorno al 270 a.C.; Roma ha conquistato Taras, la più importante città della Grecia d’Occidente, conosciuta anche come Magna grecia, e ha ormai il controllo della penisola italiana. Alcuni spiriti indomiti, come il poeta Leonida, lasciano Taras scegliendo l’esilio volontario e trovano asilo nella comunità greca che vive intorno al Tempio di Hera Lacinia (oggi Capo Colonna, vicino Crotone).
I personaggi de La taverna di Crisa si trovano ad essere protagonisti involontari e inconsapevoli di un momento storicamente significativo: il passaggio dal mondo greco al mondo romano. I rapporti sentimentali e conflittuali che si instaurano tra i protagonisti sono quelli che costantemente si profilano nelle relazioni umane in presenza dei tanti cambiamenti avvenuti nella storia dell’uomo.
Siamo in un periodo lontano da noi ma il filo rosso che rende attuale il romanzo è rappresentato proprio dalla tumultuosa fase di cambiamento che anche oggi ci troviamo a vivere.
Diverse le cause, diverse le epoche ma costante il protagonista: l’uomo con il suo bagaglio ricco di contrastanti sentimenti che vanno dal rifiuto del presente per rifugiarsi nel passato, comodo e sicuro in quanto vissuto, alla speranzosa fiducia nel futuro.
Chiara è una diciassettenne di periferia bella e intelligente, con la passione per la scrittura e un profondo vuoto nel cuore. Marco è un ragazzo silenzioso e imperscrutabile che ama starsene per i fatti propri, lontano dai rumori e dalle luci della città. Il loro incontro, fra tormenti e paure, innescherà una serie di eventi che porterà alla luce episodi di un passato oscuro fatto di droga, violenza e inquietudine. Chiara e Marco troveranno conforto nella condivisione e capiranno di non essere soli: ognuno ha i suoi fantasmi.
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