Itinerari di ricerca e formazione

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  • Apprendimento Comunicativo in Situazione Didattica

    In accordo con lo spirito che anima l’attività del laboratorio di Pedagogia Sperimentale dell’Università di Bari, questo libro è il frutto di una volontà di disseminazione delle esperienze formative e del modello interpretativo della processualità educativa che la SIDICOM (Società Italiana di Didattica della Comunicazione) ha maturato.
    Nella prospettiva della circolarità necessaria tra ricerca e azione educativa, gli operatori del gruppo di ricerca coordinati dalla figura polivalente di Enrico Maria Brescia, suo fondatore e presidente oltre che collaboratori del nostro Laboratorio, propongono agli insegnanti non una inverosimile panacea ai presunti “mali” della scuola, bensì una sorta di “diario” del percorso euristico-ermeneutico che ha condotto al modello della “Didattica della Comunicazione”, al suo consolidamento ed al suo sviluppo.
    L’intento fondamentale che ha motivato questo lavoro risiede nella convinzione dell’urgenza di rispondere alle esigenze della comunità degli operatori educativi, troppo spesso, e da troppo tempo, colpiti da azioni in-formative scollate dalla realtà dell’educazione e deprivati della possibilità di mettere a frutto il potenziale formativo delle proprie biografie e dei vissuti di “insegnante”.
    Il gruppo di ricerca, autore collettivo del testo che stiamo presentando, è composto da membri in formazione. I membri in formazione hanno curricula disparati, ma sono approdati alla “Didattica della Comunicazione” per un comune interesse, variamente motivato, verso le tematiche legate ai processi comunicativi.
    Gli itinerari formativi dei singoli soggetti e dei diversi T-group, facenti capo al Centro “Energheia” Studio di Psicoterapia, sessuologia clinica, Consulenza Pedagogica e Rieducativa, Consulenza Psicologica Aziendale, si sono incrociati per poi orientarsi ad un comune obiettivo: così, nel 1996, nasce la Società Italiana di Didattica della Comunicazione, con l’intento di proseguire una ricerca finalizzata al potenziamento delle competenze comunicative ed empatiche delle persone coinvolte nelle professioni di aiuto.
    Con questa accezione si abbraccia un ampio ventaglio di figure professionali, dall’insegnante, all’educatore extrascolastico, al formatore, all’infermiere, all’assistente sociale, ecc. La direzione specifica della “Didattica della Comunicazione”, modello teorico e pratico di ottimizzazione delle interazioni comunicative in situazione didattica, la rende spendibile nei molteplici possibili contesti formativi, tra questi la scuola.
    Il contratto formativo proposto è essenzialmente mirato alla assunzione di consapevolezza delle proprie strategie comunicative-relazionali, funzionale ad un esercizio della professione insegnante, tra le altre, più efficace e gratificante, sia per i docenti che per gli allievi.
    La rilevante, non esclusiva, presenza di membri di formazione psicopedagogica nel gruppo di ricerca è sintomatica di una pratica euristica e di un atteggiamento critico nei confronti delle questioni educative che emerge dalla complessità di quella particolarissima relazione che definiamo “educazione”. La preoccupazione per l’altro, l’approccio olistico alla persona, la promozione della libertà e della creatività soggettiva, sono, oltre che categorie del discorso educativo, valori imprescindibili e determinati a monte della propria scelta formativo-professionale.
    I riferimenti teorici ed il repertorio di esperimenti, frutto della reale esperienza sul campo del gruppo di ricerca SIDICOM, che in questo testo vengono illustrati, sono proposti come strumenti di arricchimento professionale e, soprattutto, di concreta difesa di tali valori.
    La continuità e la coerenza con le finalità da anni perseguite dal Laboratorio di Pedagogia Sperimentale ci rende particolarmente fiduciosi che il lavoro che presentiamo, relativo all’Apprendimento Comunicativo in Situazione Didattica possa essere riconosciuto, con la legittimazione di una rinnovata pratica, come elemento irriducibilmente costitutivo di una processualità “educativa” che possa realmente dirsi tale.

    12,91 
  • Autovalutazione d’istituto & professionalità docente
    Proposte Modelli Strumenti operativi

    C’è malessere e smarrimento oggi nella scuola, c’è disagio e insoddisfazione. C’è anche tanta fatica quotidiana da parte di molti, tanto impegno, tanta voglia di migliorarsi. Ma non in tutti. E questo pesa nell’immaginario sociale e nella percezione che gli utenti hanno della scuola. Le “colpe” sono tutte prevalentemente dei docenti?

    Bassi stipendi, lavoro defatigante, merito non riconosciuto, carriere bloccate, impegno profondo, ma anche inerzia e passività, scarsa condivisione; team di docenti agguerriti e creativi, ma anche persone che giocano a risparmio: un caleidoscopio che impone ampio dibattito, attenta riflessione, rapide decisioni per ridare motivazione, riconoscimento sociale, soddisfazione nel vivere la vita di classe.

    Il volume, attraverso i suoi saggi e i suoi ricchi apparati di strumenti e modelli, intende affrontare in modo costruttivo e operativo due tra i temi più urgenti e rilevanti della scuola italiana: l’autovalutazione d’Istituto e lo sviluppo della professionalità dei docenti unitamente al dinamismo della loro carriera.

    Attraverso i suoi saggi, il volume intende affrontare il dibattito, prospettare linee di lavoro, suggerire soluzioni, ma anche sollevare dubbi, offrendo a due dirigenti scolastici, Mario De Pasquale e Tommaso Montefusco, e a due docenti dell’Associazione PVMScuola di Puglia, Valeria Brunetti e Giovanna D’Onghia, di aggiungere la loro voce a tutte le altre che hanno a cuore le sorti e il miglioramento del sistema formativo italiano


    15,00 
  • Competenze di cittadinanza e didattica inclusiva. L’Agenda 2030 e UDA sulla cittadinanza

    L’autore in questo volume, partendo da un’analisi dell’Agenda 2030 e dell’Educazione alla cittadinanza globale, ferma la sua attenzione sull’ Obiettivo 4 dell’Agenda 2030, analizzando la normativa,le prassi didattiche e gli strumenti della didattica inclusiva, in particolare su 10 pratiche di didattica laboratoriale, sull’UDL e sul SEL e conclude la sua analisi offrendo 13 esempi di UDA centrate su competenze di cittadinanza attiva.

    12,00 
  • Contesti formativi e Didattica della Comunicazione

    Parte Prima: Vito Antonio Baldassarre

    Dalla comunicazione didattica alla didattica della comunicazione. Le ragioni di un percorso
    Il contesto di formazione cognitiva e mediazione affettiva Comunicazione, comunicazione didattica e clima educativo
    La Didattica della Comunicazione

    Parte Seconda: Enrico Maria Brescia

    Tecniche di osservazione e di intervento nella formazione
    La formazione permanente degli operatori sociali
    L’epistemologia sperimentale
    L’approccio olistico e l’interazione corpo-emozioni-mente
    I problemi psichici
    Corpo e emozioni Formazione della mente e AnalisiTransazionale
    Il modello di personalità secondo l’A.T.
    La comunicazione per l’A.T.
    Il copione di vita
    I giochi psicologici
    Il cambiamento in A.T.
    Il T-group in azione. Obiettivi: consapevolezza di sé e comunicazione empatica

    12,92 
  • Da fardello a ricchezza
    L’anzianità del nuovo millennio

    L'invecchiamento della popolazione, annunciatosi già agli inizi del '900 e manifestatosi in pieno a partire dal dopoguerra ed in modo accentuato dagli anni '60, ha fortemente caratterizzato il XX secolo. Le proiezioni demografiche inducono a pensare che tale fenomeno subirà un'ulteriore intensificazione nel primo scorcio del terzo millennio quando si manifesterà in tutta la sua portata. Si tratta di un evento demografico, finora del tutto inedito nella storia dell'umanità, che interessa, sia pure con intensità e velocità differenti, non solo i Paesi occidentali, ma anche quelli in via di sviluppo.
    La longevità non è più oggi il privilegio di una ristretta cerchia di fortunati, ma un traguardo alla portata di un numero sempre più ampio di persone. Che si tratti di una straordinaria conquista dell'umanità è fuor di dubbio; sovente, però, si dà scarsa enfasi a questo aspetto, mentre si sottolineano, ormai quotidianamente e spesso con intonazioni apocalittiche, le conseguenze che l'invecchiamento della popolazione comporta a molteplici livelli. (…) Itinerari di ricerca e formazione/5 202 pp., lire 25.000 (euro 12,92) Enrico Maria Brescia (a cura di) Presentazione di Vito Antonio Baldassarre APPRENDIMENTO COMUNICATIVO IN SITUAZIONE DIDATTICA.
    In accordo con lo spirito che anima l'attività del laboratorio di Pedagogia Sperimentale dell'Università di Bari, questo libro è il frutto di una volontà di disseminazione delle esperienze formative e del modello interpretativo della processualità educativa che la SIDICOM (Società Italiana di Didattica della Comunicazione) ha maturato. Nella prospettiva della circolarità necessaria tra ricerca e azione educativa, gli operatori del gruppo di ricerca coordinati dalla figura polivalente di Enrico Maria Brescia, suo fondatore e presidente oltre che collaboratori del nostro Laboratorio, propongono agli insegnanti non una inverosimile panacea ai presunti “mali” della scuola, bensì una sorta di “diario” del percorso euristico-ermeneutico che ha condotto al modello della “Didattica della Comunicazione”, al suo consolidamento ed al suo sviluppo.
    L'intento fondamentale che ha motivato questo lavoro risiede nella convinzione dell'urgenza di rispondere alle esigenze della comunità degli operatori educativi, troppo spesso, e da troppo tempo, colpiti da azioni in-formative scollate dalla realtà dell'educazione e deprivati della possibilità di mettere a frutto il potenziale formativo delle proprie biografie e dei vissuti di “insegnante”.
    Il gruppo di ricerca, autore collettivo del testo che stiamo presentando, è composto da membri in formazione. I membri in formazione hanno curricula disparati, ma sono approdati alla “Didattica della Comunicazione” per un comune interesse, variamente motivato, verso le tematiche legate ai processi comunicativi. Gli itinerari formativi dei singoli soggetti e dei diversi T-group, facenti capo al Centro “Energheia” Studio di Psicoterapia, sessuologia clinica, Consulenza Pedagogica e Rieducativa, Consulenza Psicologica Aziendale, si sono incrociati per poi orientarsi ad un comune obiettivo: così, nel 1996, nasce la Società Italiana di Didattica della Comunicazione, con l'intento di proseguire una ricerca finalizzata al potenziamento delle competenze comunicative ed empatiche delle persone coinvolte nelle professioni di aiuto. Con questa accezione si abbraccia un ampio ventaglio di figure professionali, dall'insegnante, all'educatore extrascolastico, al formatore, all'infermiere, all'assistente sociale, ecc. La direzione specifica della “Didattica della Comunicazione”, modello teorico e pratico di ottimizzazione delle interazioni comunicative in situazione didattica, la rende spendibile nei molteplici possibili contesti formativi, tra questi la scuola.
    Il contratto formativo proposto è essenzialmente mirato alla assunzione di consapevolezza delle proprie strategie comunicative-relazionali, funzionale ad un esercizio della professione insegnante, tra le altre, più efficace e gratificante, sia per i docenti che per gli allievi. La rilevante, non esclusiva, presenza di membri di formazione psicopedagogica nel gruppo di ricerca è sintomatica di una pratica euristica e di un atteggiamento critico nei confronti delle questioni educative che emerge dalla complessità di quella particolarissima relazione che definiamo “educazione”. La preoccupazione per l'altro, l'approccio olistico alla persona, la promozione della libertà e della creatività soggettiva, sono, oltre che categorie del discorso educativo, valori imprescindibili e determinati a monte della propria scelta formativo-professionale.
    I riferimenti teorici ed il repertorio di esperimenti, frutto della reale esperienza sul campo del gruppo di ricerca SIDICOM, che in questo testo vengono illustrati, sono proposti come strumenti di arricchimento professionale e, soprattutto, di concreta difesa di tali valori.
    La continuità e la coerenza con le finalità da anni perseguite dal Laboratorio di Pedagogia Sperimentale ci rende particolarmente fiduciosi che il lavoro che presentiamo, relativo all'Apprendimento Comunicativo in Situazione Didattica possa essere riconosciuto, con la legittimazione di una rinnovata pratica, come elemento irriducibilmente costitutivo di una processualità “educativa” che possa realmente dirsi tale.

    12,92 
  • Dai dati empirici alla valutazione
    Come predisporre gli strumenti e applicarli sul campo

    I contenuti e la metodologia rigorosa adottata rendono questo saggio particolarmente utile allo studio e alle applicazioni relative ad un ampio ventaglio di problematiche connesse con la ricerca in campo docimologico.

    15,00 
  • e-labor@zioni formative in rete

    “Internet è un luogo, un ambiente, fatto di persone e delle loro miriadi di interazioni. Non è solamente una tecnologia ma un modo di collaborare, condividere e aver cura gli uni degli altri” (V. Cerf, uno dei “padri” di Internet). La e del titolo può stare per: electronic, extended, enterprise, exploration, engagement, easy, empowerment, everywhere, enriched, o più semplicemente la e è quella di experience.

    10,00 
  • Edutainment e processi educativi
    Evoluzione e cambiamento dei luoghi e delle modalità educative

    Questo libro rappresenta un momento di riflessione sul sistema educativo attuale, scolastico e non, con i suoi limiti e le sue potenzialità. In particolare si approfondisce la conoscenza delle opportunità educative legate all’extrascolastico. Quest’ultimo, alla luce di tutte le più svariate iniziative ludico-didattiche, dai nuovi musei alle rinnovate biblioteche, ai parchi a tema, costituisce una modalità educativa sicuramente più nuova e fantasiosa che facilita il processo formativo anche all’interno delle strutture scolastiche. In sostanza stiamo assistendo ad un cambiamento dei luoghi educativi grazie a nuove offerte provenienti dal mondo dell’edutainment, termine con cui i pedagogisti ed i sociologi americani contraddistinguono il nuovo momento educativo, “education”, considerato inscindibile dallo svago, “enterteinment”.

    10,00 
  • I VALORI personali e professionali degli insegnanti di SCUOLA PRIMARIA – Un’indagine qualitativa

    Questo lavoro si propone come obiettivo l’identificazione dei valori dei docenti nel contesto scolastico. In accordo con le teorie socio-pedagogiche, secondo le quali è necessario riguadagnare il senso del valore delle persone e il senso della responsabilità esistenziale in un momento storico caratterizzato da crisi, significa studiare le persone nelle realtà naturali e sociali nelle quali sono inserite.
    Siamo immersi in una cultura nella quale coesistono diverse forze: da una parte la cultura dell’effimero, dell’immagine, dall’altra la cultura della persona, fulcro del processo di umanizzazione. La crisi culturale moderna è anche crisi di orientamento, di valutazione delle convinzioni di fede, di valori e della morale individuale che comporta una diversa concezione dell’agire individuale fondata sulla libertà di scelta, di decisione.
    Si tratta di definire linee pedagogico-educative capaci di porsi in maniera contrastante sulle forze distruttrici, per cogliere ciò che ha valore per la vita umana al di là della realtà contingente.

    In allegato un CD contenente esperienze didattiche e interviste a Insegnanti di Scuola Primaria.

    18,00 
  • ICF per un’educazione inclusiva: fra teoria e pratica

    Il testo, pervaso di speranza pedagogica, analizza le potenzialità e le difficoltà insite nell’uso della classificazione ICF e ICF-CY, analizzate negli aspetti teorici, pedagogici e didattici. Propone un graduale approccio alla terminologia, alla codifica e alla decodifica dell’ICF-CY e un modello di PEI, quale occasione per sperimentare tale classificazione, affinché tutti possano realizzare il proprio progetto individuale in una visione sistemica, inclusiva ed ecologica. Rivolto a tutti i docenti in servizio, a quelli che aspirano ad esserlo, a tutti coloro che sono sensibili a queste problematiche, il testo si pone quale “bussola” per migliorare la qualità dell’inclusione e per “orientare” la proposta educativa in una direzione progettuale che ponga ciascun uomo al centro della società autenticamente educanda e ne promuova l’empowerment.

    15,00 
  • IL FUTURO NELLE TUE MANI
    DANZARMONIA & EMPOWERMENT PER ACCRESCERE L’AUTOSTIMA

    Siamo sicuri di operare al meglio per limitare i problemi, vivere meglio e assicurarci rapporti personali arricchenti e relazioni professionali di successo? Quando ci accade qualcosa, è davvero tutto frutto di avvenimenti esterni a noi o entrano in gioco anche fattori interni per i quali noi stessi rendiamo tutto più complicato? È possibile, in sintesi, procurarsi una migliore qualità della vita e vivere bene?
    Il concetto di benessere oggi è esteso oltre la pura assenza di malattia fisica. Si intende piuttosto come strettamente collegato allo stato mentale. Uno stimolo psico-sociale riceve un’interpretazione dal cervello con conseguenze sul sistema immunitario. Ne deriva che il benessere psicologico diventa una preziosa fonte per la nostra salute.
    In quest’ottica, il periodo di crisi si può rivalutare; può essere trasformato in opportunità per costruire e conquistare il cambiamento e la propria crescita personale.
    La metodologia della Danzarmonia lavora a partire dal nostro corpo e dai sintomi che questo ci rimanda, tenendo anche in considerazione la confusione che le emozioni generano in noi e i costanti tentativi di darci spiegazioni logiche che scaturiscono dalla nostra razionalità.
    Se comprendiamo quello che ci accade a livello globale e potenziamo le nostre risorse in un’ottica di empowerment, potremo fortificare la nostra autostima.
    La migliore qualità della nostra vita non è poi un obiettivo così distante.
    “Il futuro nelle tue mani” è un traguardo possibile.

    12,00 
  • Insegnare a imparare
    Dai modelli allo stile di apprendimento

    Se per gli insegnanti è di fondamentale importanza IMPARARE A INSEGNARE, si impone la necessità di prestare attenzione alle differenze individuali di chi è in situazione di apprendimento e di elaborare percorsi che rispettino tali differenze; si tratta di proporre situazioni, approcci, compiti, materiali, attività per offrire a tutti le migliori opportunità di apprendere. L'apprendimento deve essere inteso come processo complesso, soggetto all'intreccio di una molteplicità di variabili:

    • gli stili e le strategie con cui i ragazzi apprendono e con cui i docenti insegnano;
    • il contesto di interazione in cui ha luogo l'apprendimento;
    • le dinamiche interpersonali che si sviluppano tra gli alunni e tra gli alunni e gli insegnanti.

    In questo volume si affrontano i temi legati agli stili e alle strategie con cui i ragazzi apprendono e con cui i docenti sono chiamati a insegnare affinché gli alunni costruiscano conoscenze e abilità e possano trasformarle in competenze. Si affronta il tema delle “differenze individuali” e si analizzano alcuni modelli didattici che cercano di tradurre il sapere esperto dell'insegnante “sul terreno” scolastico, avvalendosi sia di epistemologie che di dispositivi pratici.

    Nell'ultima parte è descritto un protocollo di lavoro basato sulla progettazione della didattica per concetti realizzato nella classe VB della scuola elementare Oasi AS.SO.RI. di Foggia dalla docente Antonella Vinciguerra.

    15,00 
  • Introduzione alla Ricerca Empirica in Educazione
    I concetti e i metodi

    […] Occorrono anni di analisi per un'ora di sintesi. Il compito che ci sovrasta è davvero grande; le risorse da mobilitare sono notevoli, ma vi è anche la speranza che accompagna il mestiere di ricercatore e, soprattutto, quello di educatore.
    Il campo della formazione esige, più di qualunque altro, precauzione e attenzione, riflessione e strumenti più adeguati di analisi e di intervento affinché ad un'età nuova corrispondano risposte, saperi e saper-fare nuovi.
    La ricerca in questo campo tocca, anche nel nostro Paese, ambiti disciplinari molto variegati sia in ordine alle grandi aree disciplinari (area sociologica, area psicologica, area filosofica, area economica, area pedagogica), sia in ordine alle aree interne a ciascuna delle prime.
    Il lavoro che qui viene presentato si inserisce, in maniera privilegiata, all'interno dell'area pedagogica e focalizza l'attenzione in modo specifico su quel terreno di lavoro che è possibile denominare in maniera piuttosto aperta della “ricerca empirica in educazione” […].
    (dalla Presentazione del volume, scritta dall'Autore)

    12,91 
  • La didattica laboratoriale
    Manuale di buone pratiche. Cosa fare, come fare

    Il libro presenta, oltre al saggio di Tommaso Montefusco intorno alle motivazioni di vario ordine che sono alla base della necessità di adottare la didattica laboratoriale nella scuola di massa e di qualità del XXI secolo, 16 sperimentazioni, realizzate in classi di vario ordine e grado, relative a diverse discipline e finalizzate all’apprendimento delle competenze.
    I docenti che le hanno realizzate le raccontano, ne illustrano passo dopo passo le fasi e mettono a disposizione del lettore tutta la documentazione.
    In alcuni casi, le pratiche si contaminano, si intersecano: lavoro cooperativo, peer education, webquest, wikispace, flipped
    classroom, Problem Based Learning (PBL) e Inquiry Based Science Education (IBSE).
    Nel saggio iniziale, inoltre, cenni sono dedicati al role playing e alla classe scomposta.
    Il report dei docenti lo si può leggere nelle pagine del volume, mentre i materiali relativi a tali report, come le schede di valutazione, di autovalutazione e di osservazione, le varie griglie, le UDA relative alle attività svolte, i materiali prodotti dai docenti e dagli alunni, le sitografie specifiche, i commenti, gli strumenti, i tutorial per la costruzione di siti e piattaforme interattive, come Altervista, per la raccolta dei materiali sono visionabili nel CD allegato al volume.

    CON LA COLLABORAZIONE DI:

    GABRIELLA BACCELLIERE I.C. “Giovanni XXIII” – Grumo-Binetto (Ba) SIMONETTA BALDARI I.C. Aradeo (Le) GIACOMA BURDI 3° C.D. “Don Milani” – Modugno (Ba) ZORAIDE CAPPABIANCA I.T.E. “Vivante” – Bari ANNA CHIUSOLO 3° C.D. “Don Milani” – Modugno ANNA D’AGOSTINO 3° C.D. “Don Milani” – Modugno FRANCESCO MARIO PIO DAMIANI Licei “Cartesio” – Triggiano (Ba) CONCETTA DE FEO I.T.E. “V.V. Lenoci” – Bari ALESSANDRA IACOBELLI I.T.T. “Elena di Savoia” – Bari ANTONIA LOVERRE I.C. “Giovanni XXIII” – Grumo-Binetto MARIA EMMA LOZITO I.C. “Giovanni XXIII” – Grumo-Binetto MARIA GIOVANNA NANNA Licei “Cartesio” – Triggiano GRAZIA POLLICORO I.C. “Diaz” – Laterza (Ta) GRAZIA PRIORE 3° C.D. “Don Milani” – Modugno VINCENZA PRISCIANDARO 3° C.D. “Don Milani” – Modugno MARGHERITA SIVO I.C. “Capozzi-Galilei” – Valenzano (Ba)

    15,00 
  • La vita come paradigma
    L’Autobiografia come strategia di Ricerca – Form – Azione

    La volontà di ricercare seguendo un percorso così complesso, perché non dogmatico, e dunque deciso a non tralasciare nessuna via, anche se per questo rischioso, muove dal desiderio di interrogarsi sulle possibilità e sulla necessità della Pedagogia come scienza empirica al cospetto del mistero di ogni Persona.
    E pertanto, l’anelito propulsore di questo studio è stato quello di conoscere il propriamente e pienamente umano e le possibilità di attuazione – e di descrizione di umanizzazione, interpretazione – di esso: la volontà di promozione di umanizzazione e, dunque, il lavoro teoretico e prassico vocazionalmente proprio della ricerca pedagogica.
    Il suo sguardo specifico sulla Persona, il suo sguardo e la sua cura. In un tempo in cui è facile teorizzare – dopo la morte di Dio, e durante la “morte dell’uomo” – la morte della Pedagogia, abbiamo fatto una opzione: la figucia nelle possibilità di rigenerazione e di creazione di ogni Persona.
    Pertanto, l’intero studio mira a motivare, a condurre problematicamente, le ragioni di questa “speranza”, non con l’unico fine di giungere alla non contraddittorietà e alla coerenza formale, ma affinché si possa appassionare, contagiare, condividere una esperienza vissuta, non solo una conquista intellettuale.
    Ed è per questo motivo che uno de(gli aspetti caratterizzanti questo lavoro è dato dalla compresenza – o meglio, dalla convivialità – di questioni tradizionalmente poste nell’alveo della filosofia dell’educazione con questioni così “pratiche” in taluni passaggi, che sembrerebbero proprio riconducibili alla sapienza “prassica” del quotidiano: riflessioni che di norma interessano la cultura ccademica, i pedagogisti insieme a riflessioni per la cultura quotidiana, per gli educatori: ebbene questa ardita scelta (ardita perché consapevole del rischio a cui si espone) è una scelta, non una incapacità di discernimento. (…).

    18,08 
  • LE COMPETENZE
    Programmare valutare certificare

    Ma allora che cosa sono le competenze di cui tanto oggi si parla? E che differenza c’è tra abilità e competenze? E come si insegnano le competenze? E come si valutano?
    Sono alcune delle domande che ormai molti docenti e dirigenti scolastici si pongono; ma anche studenti e genitori attenti ai risultati scolastici. Tommaso Montefusco ci dà una sua documentata risposta, fornendo, tra l’altro, anche modelli di programmazione disciplinare e per assi culturali delle competenze, modelli di metodologie innovative come la flipped classroom, modelli di schede di osservazione e di griglie di valutazione delle competenze. Un ricco materiale molto utile al quotidiano lavoro scolastico.

    12,00 
  • Letteratura e Televisione – Scrittori, romanzi, trasmissioni

    A sessant’anni dall’inizio delle trasmissioni televisive (3 gennaio 1954), in presenza di una massiccia accelerazione tecnologica che ha investito ogni campo della vita e del sapere, è forse opportuno un nuovo sguardo sulla televisione e relative modalità di fruizione dei suoi programmi culturali. Il rapporto tv/libri non ha mai avuto vita facile; pur tra mille difficoltà ha funzionato dagli anni d’oro del medium fino ai primi anni Duemila; ora si è sfilacciato, ha perduto il suo significato originario. La ricerca qui proposta percorre cronologicamente tre sostanziali mo-menti della storia della televisione. Nel primo, anni Cinquanta-Sessanta, una televisione intesa anche come servizio formativo si interessa di letteratura, porta sugli schermi la trasposizione di numerose opere letterarie attraverso i teleromanzi. In questa fase gli scrittori parlano della televisione come di un accessorio qualunque, un semplice elemento d’arredo, un indice di modernità. Negli anni Settanta-Novanta la televisione commissiona opere agli scrittori (gli originali televisivi) e spesso si fa organico il rapporto di chi scrive con le redazioni dei pro-grammi culturali. In questo periodo nascono e si affermano le televisioni commerciali; gli scrittori iniziano a raccontare il legame sempre più stretto tra lo spettatore e il mondo proposto dai diversi modelli televisivi. Negli anni Duemila la televisione diventa oggetto di letteratura in un reciproco rapporto di contaminazione e ibridazione: alcune opere letterarie si trasformano in fiction, alcune fiction in opere letterarie. La scrittura, in alcuni casi, assume il ritmo e il linguaggio della televisione. Le infinite vie del libro a quanto pare non passano più per la televisione. Il medium non ha perso però la sua funzione bardica, affabulatoria, capace di soddisfare il bisogno di narrazione proprio di ogni essere umano, anche se i contenuti più efficaci escono dal piccolo schermo e circolano altrove.

    18,00 
  • Linguaggi Processi e Pratiche per la Ricerca Educativa

    L’invito prioritario è volto a dedicare particolare cura nello sviluppo della riflessività. Ma non basta. Occorre favorire la crescita dell’atteggiamento e della competenza a fare ricerca sulla propria attività professionale. Si dà così valore aggiunto al processo di conduzione della stessa attività. Tra i campi attuali più promettenti e significativi della ricerca nel settore dell’educazione e della formazione vi è quello che focalizza l’attenzione sulle storie di vita, al quale l’autore ha personalmente dedicato molta attenzione già in passato. In questo saggio viene ripreso sotto altra luce: quella dell’Orientamento come competenza a dirigere il proprio cammino durante il ciclo formativo, ma ancora più in generale nei diversi percorsi esistenziali. Altro campo di esplorazione e di ricerca cui viene dedicata la riflessione è quello dei processi comunicativi interpersonali e multimediali.

    16,00 
  • Ludomitìa – La narrazione di sé attraverso il gioco di ruolo

    Ludomitìa è il nome che gli Autori di questo testo hanno dato a un programma di conoscenza personale e di empowerment basato sul gioco di ruolo. Come in tutte le attività di tipo esperienziale, è difficile descrivere cosa avviene in una sessione di Ludomitìa. Il modo migliore per scoprire davvero di che si tratta è parteciparvi come player. Ludomitìa è un gioco, è un gioco simbolico di gruppo, è un gioco di ruolo ed è molto più di tutto questo. Questo testo descrive i presupposti teorici sui quali si fonda Ludomitìa ed è inoltre una guida pratica per costruire, realizzare e condurre una sessione di Ludomitìa.

    12,00 
  • Metodologie Didattiche per l’insegnamento delle discipline organizzative e gestionali delle imprese

    L’elaborazione del presente testo di studio nasce dall’esigenza di fornire a docenti e formatori, nel mondo della scuola o dell’università, e a coloro che affrontano programmi di formazione manageriale all’interno delle organizzazioni aziendali (sia come docenti che come allievi) uno strumento per la comprensione di metodologie didattiche alternative alla lezione di tipo tradizionale, in particolare soffermandosi sul cosiddetto metodo dei casi.
    Il metodo dei casi si basa sulla convinzione che i partecipanti ai programmi di formazione e di perfezionamento alla gestione delle imprese, siano essi studenti della Scuola Secondaria Superiore o universitari o managers esperti, possano migliorare in maniera significativa la comprensione dei fenomeni organizzativi complessi ed accrescere la loro competenza attraverso lo studio, la riflessione e la discussione di situazioni reali.

    10,00