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Con gli occhi dei bambini
Manuale per apprendisti genitori. 0-5 anniQuando arriva un bambino in famiglia, i genitori indossano una nuova veste, entrando nel ruolo di educatori.
Ma cosa vuol dire educare? Di solito significa aspettarsi che i bambini, al più presto, rispondano alle aspettative dei grandi: dormire la notte, mangiare tutto quello che viene proposto a tavola, stare composti, dare il bacino agli zii, non fare capricci, obbedire alle richieste…
Questo non è educare. Ha più a che fare con l’addestrare. I bambini sono delle persone, hanno loro punti di vista, vivono forti emozioni, hanno delle inclinazioni, amano o meno svolgere alcune attività, hanno dei gusti in tema di alimentazione…
Il ruolo del genitore dovrebbe essere principalmente quello di “allenatore emotivo”. Un supporter quindi, non il primo ostacolo da superare. Essere una guida però non è semplice; implica un’enorme messa in discussione. I bambini ci destabilizzano perché ci mettono bruscamente di fronte ai nostri limiti, alla nostra incapacità di ascoltare, empatizzare, essere leader efficaci, lasciarci andare in abbracci e coccole fisiche, giocare per il solo gusto di divertirci…
Questo testo nasce per dar voce ai bambini. Cosa ci direbbero se potessero parlarci? Loro di cosa avrebbero davvero bisogno?
Florisa Sciannamea, fashion designer, illustratrice, scrittrice, dà voce ad un bambino impertinente e schietto; i suoi racconti, assieme ai disegni, parlano all’emisfero destro dei genitori, facendo arrivare il messaggio pedagogici attraverso un canale creativo.
Cinzia Ponticelli, pedagogista, counselor e formatrice, parla all’emisfero sinistro, illustrandoci in maniera molto semplice i principi pedagogici su cui basare i nostri interventi educativi.
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Disabilità e inclusione sociale: una sfida comune. Racconto di una madre
Questo volume si propone di discutere le problematiche connesse alla disabilità secondo l’approccio della Pedagogia speciale e sociale, i cui compiti sono quelli di stimolare e favorire la formazione globale della personalità e promuovere la piena inclusione dei soggetti con bisogni educativi speciali, dalla nascita sino all’età adulta.
Nella prospettiva di una migliore qualità della vita per il disabile, il testo aiuta a focalizzare l’attenzione su aspetti come pregiudizio e burocrazia che possono costituire un ostacolo alla piena inclusione, aggravando una condizione di svantaggio preesistente.
L’Autrice, nel duplice ruolo di pedagogista e madre di un ragazzo disabile, mette da parte il politically correct e parla della sua esperienza famigliare, del lungo e faticoso percorso di elaborazione emotiva intrapreso, della carenza dei servizi sociosanitari che le famiglie devono subire a partire dal momento in cui scoprono la disabilità, di un sistema di welfare
ancora distante dai bisogni reali dell’individuo, e ne promuove il cambiamento, proponendo un modello che si fonda su un approccio sistemico e integrato come il community care.
Un testo caratterizzato da un linguaggio chiaro, arricchito da riferimenti teorici, metodologici e numerosi dettagli che sono preziose indicazioni per le professioni sociali e sanitarie.
Uno strumento che per i suoi contenuti assume valenza formativa, da inserire nella “cassetta degli attrezzi” degli operatori della scuola, degli operatori della relazione educativa e di cura e dei policy maker, affinché possano conoscere le potenzialità della disabilità e programmare interventi e servizi di assistenza continuativa che non emarginino in maniera definitiva chi già si trova in una situazione di difficoltà. -
IMPARARE MEDITANDO – Manuale per for-Amare ragazzi sereni
Come facciamo ad avere consapevolezza di noi stessi se non ci mettiamo in ascolto? In ascolto di noi e dell’altro? E ancora, come si fa a mettersi in ascolto? Come si fa a concentrarsi?Ecco, educare alla meditazione significa proprio questo: educare all’ascolto di sé e poi degli altri; imparare a fermarsi, a sentire le proprie ansie, le proprie paure per poterle superare.Questo libro è una guida pratica per provare a sperimentare una tecnica di meditazione a scuola. La meditazione permette di intraprendere un percorso di conoscenza del proprio sé e può riguardare gli adulti come i bambini. è una strada per “stare bene”, un viaggio dentro noi stessi attraverso l’uso consapevole del respiro e delle capacità di immaginazione e visualizzazione. Avvalendosi di anni di sperimentazione diretta a scuola, con il supporto di schede e di feedback, Paola De Marzo suggerisce l’adozione di percorsi collaudati con l’auspicio che ogni scuola possa diventare un giardino dove coltivare mille fiori diversi.Illustrazioni di Laura Fusco, www.facebook.com/laurafuscoillustrazioni/