Annabella De Robertis è laureata in Filologia, letterature e storia dell’antichità. Si è specializzata in comunicazione storica e si è occupata di storia dell’antifascismo pugliese – in particolar modo della strage di Bari del 28 luglio 1943 – e dell’attuazione del Piano Marshall nel Mezzogiorno. Svolge attività di ricerca presso l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea e collabora con la Fondazione Gramsci di Puglia.
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Identità regionale e informazione nella Puglia degli anni Settanta – Riforma Rat-Tv e partecipazione democratica
Il volume è frutto dell’attività di ricerca promossa dall’Ipsaic e dal Corecom, intesa a ricostruire il tormentato processo di riforma radiotelevisiva degli anni Settanta e la funzione che questo ebbe nel favorire un’ampia e diffusa partecipazione democratica. La riforma scaturiva al contempo dall’esigenza di una più estesa circolazione di idee e valori storico-culturali legati alle specifiche realtà locali ed era connessa anche all’entrata in funzione delle Regioni. Non restò estranea a questo processo la stessa carta stampata, che svolse un’importante funzione, talvolta concorrenziale con la Rai. Nel corso dell’indagine, condotta in diverse strutture documentarie, regionali e nazionali e attraverso una serie di interviste ad alcuni dei protagonisti, si è cercato di individuare i caratteri della svolta, il lento processo di decentramento dell’informazione Rai e il suo impatto sulla formazione dei caratteri di una identità culturale specificamente pugliese.
Postfazione di Felice Blasi
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IL “REDENTORE” – storia e archivi nel cuore di Bari
Agli inizi del Novecento, in una zona periferica della città di Bari, che negli anni Cinquanta avrebbe assunto il nome di quartiere Libertà, i padri Salesiani di Don Bosco fondarono un orfanotrofio. Convitto, scuole, istituti tecnici e professionali, ma anche parrocchia, oratorio, centro socio-educativo per minori, sportello per le famiglie: il “Redentore” di Bari ha costituito, nei suoi 120 anni di storia, un punto di riferimento per tutta la cittadinanza.
L’attività di riordinamento e inventariazione dell’Archivio dell’Istituto SS. Redentore, di cui qui si presentano i risultati, è solo un primo passo verso un lavoro più ampio di riscoperta e di studio delle vicende, grandi e piccole, che hanno animato questa importante struttura educativa, cuore pulsante della città.«Il Redentore è la narrazione di una comunità di persone che condividono la forza carismatica di una fede che si incarna nella storia accogliendo le povertà e trasformandole in opportunità. Una storia di parte perché schierata con i giovani, i più fragili della società italiana. Una storia fatta di lotte e di sogni, di difficoltà e di speranze. Una storia mai scontata, che viene da lontano con l’energia di un seme che muore e porta sempre frutti. Del resto, chi frequenta il “Redentore” sa che la storia di una comunità è la storia di una Città.» don Francesco Preite
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Piano Marshall e ruolo dell’informazione. Atti del Congresso «ERP e Mezzogiorno». Bari, 14-15-16 settembre 1948 – XII Fiera del Levante
«Noi abbiamo approvato e sostenuto il Piano Marshall proprio perché è uno sforzo di promovimento della collaborazione ricostruttiva tra le nazioni di Europa, perché è un avviamento all’organizzazione permanentemente unitaria della nostra grande patria comune, l’Europa. E il Mezzogiorno è particolarmente interessato al successo dell’ERP. Ricordiamo, amici meridionalisti, che il Mezzogiorno decade e muore ogni qualvolta viene praticata una politica protezionistica o addirittura autarchica; che il Mezzogiorno invece risorge e prospera quando si allarga il mercato di consumo. La storia nostra ci ammaestra e ammonisce in questo senso. Quindi è bene che il Congresso senta e valuti il problema del Mezzogiorno in relazione all’ERP come interesse vivo, storico, del Mezzogiorno e che, attraverso l’ERP, si vada verso l’unificazione europea, la costruzione dell’Europa unita». Michele Cifarelli