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Strabone di Amasea – GEOGRAFIA – Libro XIII
Il libro XIII della Geografia straboniana è dedicato alla descrizione dell’Anatolia nord-occidentale e in particolare della Troade ‘omerica’, che da sola costituisce l’argomento dell’ipertrofico primo capitolo, il più esteso dell’intera opera (si articola, infatti, in ben settanta paragrafi su novantotto). Degli altri tre capitoli in cui il libro si suddivide, il secondo, di soli cinque paragrafi, si sofferma sull’isola di Lesbo, considerata la madrepatria di molte città ‘eolie’ fondate sull’antistante costa asiatica; il terzo, anch’esso molto breve (consta di sei paragrafi), fornisce pochi ragguagli su alcune di esse, fra le quali spicca Cuma, la patria dello storico Eforo; il quarto, infine (di diciassette paragrafi), divaga sull’entroterra troiano-eolico, ma si concentra soprattutto sulle vicende della città di Pergamo e del regno degli Attalidi fino alla sua riduzione a provincia romana.
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Strabone di Amasea – GEOGRAFIA – Libro IX
Introduzione, testo, traduzione e commento a cura di Nicola Biffi.
Una volta effettuata la ricognizione del Peloponneso nel libro ottavo della Geografia, nel nono Strabone passa a descrivere il tratto superiore della Megaride – che si prolunga nella sottile striscia dell’Istmo – e subito dopo il territorio della Grecia centrale comprendente l’Attica, la Beozia, la Focide e le due Locridi. Quindi, rinviando inaspettatamente al libro successivo la trattazione delle regioni più a occidente, l’Etolia e l’Acarnania, torna indietro e, senza toccare l’isola di Eubea (anche di essa parlerà nel libro decimo), punta un po’ più a nord, per occuparsi della Tessaglia. Soprattutto nel denso capitolo dedicato a quest’ultima, le reminiscenze mitologiche – già per le precedenti regioni suggestivo corollario ai doverosi ragguagli di ordine geografico e storico – si infittiscono in maniera esponenziale, sollecitate dai costanti e talora assai dilemmatici riferimenti al poeta Omero e all’epos in generale.
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Traduzione/Traduzioni
Il volume, realizzato da dottorandi e dottori di ricerca del Dipartimento di Studi Anglo-Germanici e dell’Europa Orientale dell’Università di Bari, include un’ampia tipologia di testi e di problematiche inerenti sia alla traduzione letteraria (contributi di Giovanna Epifania, Michele Salamina, Margherita Ippolito, Maria Giovanna Nigro, Lorena Carbonara, Marija Bergam, Angela Teatino) che alla traduzione specializzata (contributi di Paola Gaudio, Floriana Palladino, Vita M. Mastrosilvestri) e di saggistica varia (contributi di Roberta De Santis, Maria Cristina Consiglio, Francesco Faniello) nella misura in cui tali campi di indagine sono realmente delimitabili.
I materiali sono organizzati in due parti: nella prima, “Traduzione”, sono inclusi otto studi chepropongono altrettante riflessioni su specifiche problematiche interpretative; nella seconda, “Traduzioni”, sono raccolte cinque prove di traduzione presentate a fronte del testo originale in considerazione del carattere bidirezionale dell’atto traduttivo. -
Trent’anni di Eventi – Least but not last
“L’evento” è una parola che rinvia ad antichi rituali delle epoche più remote: là dove si riuniva un gruppo di persone si instaurava una “comunicazione” culturale o ludica, che comunque facilitava l’intrattenimento, lo stare insieme, la socializzazione, l’acculturazione.
Dopo millenni gli “eventi” si sono articolati in teatro, musica, cinema, arte, attività circensi, feste, processioni e altri generi (spesso interconnessi): il carrello degli eventi è pieno di forme e modalità e contenuti che si rinnovano continuamente nella loro produzione e nel consumo da parte del pubblico.
Questo libro documenta – nel senso di-mostrare – quanto è avvenuto (e-ven-to) negli ultimi trent’anni nel settore degli “eventi”, attraverso l’esperienza del suo autore: è un libro la cui sequenza può rappresentare il diario di un manager culturale.
Non è un libro che “insegna” ma un libro che può far riflettere. -
UNO SPIRITO LIBERO
Festschrift per Vito BellomoQuesta pubblicazione, che si configura come uno zibaldone a più mani piuttosto difforme, vuole essere una testimonianza di affetto e riconoscenza nei confronti di Vito Bellomo, da parte di amici e colleghi.
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Vito Carofiglio e la Francia
Vito Carofiglio nasce a Bari il 16 agosto 1935 all’ombra della Cattedrale, nel Borgo Antico, dove abiterà fino all’età di 25 anni. Dopo una feconda esperienza di 14 anni presso l’Università di Milano, oltre ad un anno accademico trascorso come docente di letteratura teatrale alla Sorbona, ritorna a Bari nel 1976, titolare della cattedra di Lingua e letteratura francese presso la Facoltà di Lingue con l’intento di contribuire allo sviluppo della città, nelle sue varie componenti.
In quest’ottica, è instancabile organizzatore di convegni nazionali e internazionali e animatore di iniziative ed occasioni di aggregazione culturale (“Lectures”, Circe, C.U.T.A.M.C., ecc.).
Ingegno versatile – critico, saggista, poeta, drammaturgo – dedica una parte significativa della sua creatività alla produzione poetica in dialetto barese e alla trasposizione e rielaborazione nello stesso vernacolo di testi e autori di varia provenienza, da Brassens a Ruzante a Shakespeare.
Scompare prematuramente il 22 ottobre 1996. -
«Ecco mia Madre!»
Il restauro della Sacra Immagine di Maria Vergine Addolorata venerata in Carbonara di BariPur nella consapevolezza della reale composizione strutturale dell’Immagine Sacra – un semplice manichino –, il prenderne atto rafforza il rapporto di figliolanza con l’Idea rappresentata dall’Immagine. Ogni nuovo atteggiamento – di attenzione, di cura – produce un senso di umana familiarità tra chi lo produce e Chi da quella Immagine è rappresentata in terra.
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“INSOLITE FORME”. Mercadante e il Melodramma Italiano dell’Ottocento
Nato in occasione del 150° anniversario della morte di Saverio Mercadante per volontà dello staff dirigente del Teatro di Altamura, questo volume riunisce una serie di studi sull’operista altamurano che ne chiariscono l’importanza in seno agli sviluppi del Melodramma Italiano del pieno Ottocento.
Saggi di:
Attilio Cantore
Paolo Cascio
Giovanni Cassanelli
Emanuele d’Angelo
Antonio Dilella
Fulvio Stefano Lo Presti
Lorenzo Mattei
Pierfranco Moliterni.