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Multitask
Una vita complicata fra liberalismo e laburismoQuesta “vita scritta da lui medesimo” attraversa la seconda metà del XX secolo dando conto dell’attitudine multi-esperenziale dell’Autore: la grande utopia del teatro, l’amore per la politica, la difficile prova del “civil servant”, lo studio dei fondamenti dell’economia aziendale, la costruzione di biblioteche ed ecomusei, l’esperienza di editorialista. Secondo Ennio Corvaglia e Nicola Saponaro è un libro scritto da un intellettuale “più scomodo che organico” in cui di certo “res nostra agitur”.
Prologo di Ennio Corvaglia
Epilogo di Nicola Saponaro
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NERVAL E BAUDELAIRE
Discorsi segretiNerval e Baudelaire, accostati in questo volume, sono colti in alcuni loro segreti: di stile, di mitologia personale, di ideologia. Si tratta di un'operazione critica che va oltre l'evidenza dell'esercizio, nel quale sempre si ritrova l'aspetto “occulto”, il significato particolare ascoso, perlopiù sfuggito o venuto ormai a maturazione in virtù di una nuova coscienza critica. Questo esercizio non viene dismesso, ma s'è voluto portare alla luce ciò che richiedeva diverse chiavi di approccio per essere svelato o una curiosità seguita o caparbia.
Segreti/ritratti: poteva essere questa l'indicazione delle categorie su cui più distesamente lavora qui l'autore. Segreti che sono stati (finalmente) ritratti, ma anche segreti e ritratti in relazione semplice, di concetto e di mezzo e modo di riproduzione, di immagini, persone e luoghi. L'uno e l'altro caso dell'interpretazione si danno nel volume, anche con l'ausilio di analisi stilistiche, oltre che fotografiche e iconografiche. Tra le “rivelazioni” (per l'autore): alcune illustrazioni delle Fleurs du Mal, di epoche diverse. Sconvolgente (“represso” nella critica), l'antisemitismo figurale nei Sept Vieillards di Baudelaire. Quanto a quelli di Nerval: alcuni segreti “napoletani” e numerologici.
La poesia è carica di “maledizione”. Nerval e Baudelaire ne sono stati portatori, dolenti ed esigenti. Con qualche motivo di scandalo letterario e morale. -
Ombre Sonore
Mario Costa, Franco Casavola, Sebastiano Arturo Luciani, Domenico Savino, Raffaele Gervasio. Pur nei limiti di una collocazione periferica tra le regioni italiane che vantano una civiltà musicale d’alto profilo, la Puglia ha espresso un’attenzione tutta particolare al rapporto musica/immagine, o quanto meno alla correlazione tra parola e possibile sua rappresentazione sonora. Questo volume raccoglie molti saggi inediti, ha la palese ambizione di essere un punto di riferimento critico nella piccola grande storia dei musicisti pugliesi che hanno scritto per il cinema.
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ORGANIZZARE EVENTI – Guida pratica – Seconda edizione
Questo libro sulla “Organizzazione di eventi. Guida pratica” può essere definito un manuale per i giovani che intendono esercitare questa professione (studenti o già formati), per chi è già inserito nel mondo del lavoro e ha voglia di riguardare e di formalizzare le azioni che svolge durante la sua attività e per gli operatori del mondo della Organizzazione di eventi culturali, di spettacolo e business oriented. Tuttavia il libro non si esaurisce in una descrizione del “fare” senza progetto e senza obiettivi. Riprendendo un vecchio slogan possiamo dire che il claim del libro è “sapere, saper essere, saper fare”. L’organizzazione di eventi interviene con le sue idee e con la sua professionalità in un campo che ha obiettivi diversificati a seconda dello strumento che usa, del luogo e delle aspettative del committente, ma fondamentalmente svolge un ruolo di informazione, formazione e divertimento. Progettare un “evento” è, in realtà, un’operazione complessa che richiede intuizione, creatività e professionalità.
Testo adottato presso l’Università IULM di Milano.
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ORGANIZZARE EVENTI
Guida praticaQuesto libro sulla “Organizzazione di eventi. Guida pratica” può essere definito un manuale per i giovani che intendono esercitare questa professione (studenti o già formati), per chi è già inserito nel mondo del lavoro e ha voglia di riguardare e di formalizzare le azioni che svolge durante la sua attività e per gli operatori del mondo della Organizzazione di eventi culturali, di spettacolo e business oriented. Tuttavia il libro non si esaurisce in una descrizione del “fare” senza progetto e senza obiettivi. Riprendendo un vecchio slogan possiamo dire che il claim del libro è “sapere, saper essere, saper fare”. L’organizzatore di eventi interviene con le sue idee e con la sua professionalità in un campo che ha obiettivi diversificati a seconda dello strumento che usa, del luogo e delle aspettative del committente, ma fondamentalmente svolge un ruolo di informazione, formazione e di-vertimento. Progettare un “evento” è, in realtà, un’operazione complessa che richiede intuizione, creatività e professionalità.
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Parco Nazionale del Gargano
In questo volume Michele Galante, Sindaco della città garganica di San Marco in Lamis, ha raccolto i suoi interventi sul Parco nazionale del Gargano nell'arco di tempo che va dal 1990 al 1996, dunque ad un periodo che inizia prima dell'approvazione della legge quadro sulle aree protette e si protrae fino a dopo l'istituzione dei nuovi parchi, incluso quello del Gargano: un periodo di importanza cruciale nella storia dell'ambientalismo italiano e dei parchi nazionali del nostro paese, un periodo “esaltante e difficile”, come è stato definito dall'Autore, per i risultati raggiunti dopo lunghi anni di attesa (il primo progetto organico per i parchi nazionali italiani risale agli anni 1947-48 ad opera del prof. Renzo Videsott e il primo progetto di legge quadro sui parchi è del 1962, ad opera della Commissione per la conservazione della natura del C.N.R.), ma anche cosparso di difficoltà connesse con la pratica realizzazione dei parchi. [dalla Prefazione di Franco Pedrotti]
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Pasolini e il Sud
poesia, cinema, societàNella elaborazione poetica, artistica ed umana di Pier Paolo Pasolini vengono indicati comunemente due nodi fondamentali: il Friuli e Roma. Queste due realtà hanno infatti fornito allo scrittore, seppur in modo diverso, le coordinate poetiche, ed umane, che lo hanno poi seguito nell’intero percorso artistico di una vita, conducendolo alla famosa e discussa stagione corsara. Nel rimpianto continuo della civiltà contadina, rurale e arcaica conosciuta a Casarsa in Friuli, e nel monitoraggio sull’evoluzione delle borgate romane dal dopoguerra agli anni del potere capitalistico, lo scrittore si muove cercando di ricucire i pezzi di una umanità che vede gradualmente sparire e diventare sempre più feroce. Pasolini tesse il proprio discorso agendo nella direzione di una vera e propria mitizzazione del popolo. Tutto questo avviene nei primi romanzi giovanili, nelle opere di ambientazione romana, nella saggistica, nella poesia, nel cinema ecc. In questo percorso, a nostro avviso, anche il Meridione d’Italia costituisce una tessera fondamentale ed un momento molto importante.
Il Meridione rappresenta, infatti, un’altra vasta area di monitoraggio che deve essere affiancata alle altre due sopraindicate, costituendo così un passaggio fondamentale in tutta l’opera pasoliniana. La profonda conoscenza delle realtà storiche, politiche, sociali e culturali è testimoniata in numerosissimi passi dell’opera di Pasolini. Queste pagine, oltre ad avere naturale rilevanza letteraria, presentano da un lato aspetti della civiltà meridionale ormai spariti, da un altro situazioni ancora oggi persistenti seppur in forme differenti.
La nostra ricerca propone la ricostruzione degli itinerari pasoliniani nel Meridione d’Italia in genere, con una particolare attenzione alla Puglia. Questa regione ha infatti lasciato nell’opera dello scrittore un segno maggiore. Tutto questo accade sotto diversi aspetti: sul lato strettamente letterario, poetico e cinematografico, ma anche antropologico ed umano. In questa sede l’aspetto squisitamente letterario si arricchisce di diversi inediti: alcune lettere di Vittorio Bodini e Tommaso Fiore, che maggiormente manifestano il legame di Pasolini con la terra pugliese, e soprattutto la ricostruzione delle vicende che hanno condotto lo scrittore a progettare un ciclo narrativo sulla Puglia, e la pubblicazione di parti di esso.
La riflessione di Pasolini sul Meridione d’Italia, oltre ad accezioni poetiche e cinematografiche, spazia anche nel sociale. Lo scrittore intrattiene un rapporto costante con il pubblico giovanile negli anni ’60, e con un destinatario di massa negli anni ’70. Assume particolare importanza la corrispondenza intrattenuta con i giovani lettori meridionali che informano Pasolini su un Sud che oggi, a distanza di un trentennio, è scomparso.
La terza parte del saggio è dedicata all’ultima stagione della riflessione di Pier Paolo Pasolini, gli anni cioè marcatamente polemici e critici nei confronti degli “orrendi” sviluppi del capitalismo e dei risvolti negativi nella società italiana. Anche in questo contesto lo scrittore si batte con una particolare immagine del Sud-Italia. Pasolini coglie infatti le profonde contraddizioni e ambiguità scaturite dal repentino passaggio ad un sistema capitalistico ed industriale. Lo scrittore affronta ancora una volta, quindi, tutta una serie di problematiche sia di natura economico-ambientale, sia antropologiche e linguistico-sociali.
Sino ad oggi il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e il Sud-Italia non ha avuto una trattazione organica, pur costituendo un momento fondamentale nella elaborazione poetica dello scrittore. Tramite questo aspetto dell’opera pasoliniana possiamo avere una immagine particolare del Meridione d’Italia: uno spaccato della vita nel Sud dalla fine degli anni ’40 al 1975. -
Professione Rivoluzionario
Per una biografia di Ruggero Grieco (1893-1926)«Poi scoppiò un terremoto, la Rivoluzione di ottobre, e vennero quei giorni che sconvolsero il mondo, e misero ordine in molti cervelli». È con queste parole che Ruggero Grieco avrebbe ricordato, molti anni dopo, il fatidico 1917, che schiuse «la via rivoluzionaria» a schiere di militanti socialisti, formatisi sotto il segno nefasto della Grande guerra.
Il volume muove dagli anni dell’infanzia e della formazione culturale, contrassegnati dalle asprezze di una difficile vicenda familiare, da una non comune passione per la letteratura e dalla precoce e intensa attività pubblicistica, ampiamente richiamata nelle prime pagine. Si diffonde quindi nella ricostruzione dell’attività politica dispiegata alla testa del Partito comunista d’Italia, con l’intento di inquadrare questa figura oltre la cornice del meridionalista e dirigente contadino, da tempo consolidata nella storiografia ma non esaustiva della varietà degli impegni attesi nel gruppo dirigente del Pcd’I dalla sua fondazione.
Stampa comunista, documenti di partito e carte di polizia sono le fonti con cui interloquisce l’autrice, attenta a porre in rilievo gli sviluppi dell’analisi della crisi italiana e internazionale condotta dai comunisti con l’evoluzione politica compiuta da Grieco, che dinanzi al rincrudire della reazione fascista abbandonò l’originario settarismo per contribuire alla messa a punto del nuovo progetto politico nato sotto l’egida gramsciana, espresso dalla parola d’ordine dell’«Assemblea repubblicana dei comitati operai e contadini».
Nonostante il coatto abbandono degli aspetti più avanzati di quella elaborazione durante gli anni della stretta staliniana, essi costituiranno preziosa semente nell’Italia repubblicana, quando il partito comunista si imporrà sulla scena politica come una realtà di massa.
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Progetti di cultura
Questo libro contiene alcuni articoli, saggi e progetti prodotti dall’Autore negli ultimi anni nel campo della organizzazione della cultura e in un unico corpus tende a illustrare e chiarire “come si fa cultura”. L’esigenza nasce dal bisogno di documentare in qualche modo la pratica della organizzazione culturale attraverso il lavoro del progettista. La professione di “organizzatore di cultura” oggi richiede una intensa capacità di ricerca, documentazione, elaborazione ed esposizione unita ad una forte vena di creatività. Certo tutti siamo “operatori culturali”, ma la “professione” necessita di una cassetta degli attrezzi in cui oltre agli strumenti personali di capacità organizzative ci siano anche quegli arnesi di programmazione, valutazione e controllo del lavoro culturale che ne fanno, appunto, una “professione”. È il caso di dire che la nostra capacità si misura sì in creatività, ma anche nella nostra capacità di risolvere i problemi nel… momento di contingenza e nella presenza sulla nostra scrivania virtuale di tutti quegli strumenti scientifici che ci possono aiutare a programmare e a valutare i rischi degli eventi che stiamo organizzando. Il “messaggio” che si vuole trasmettere è quello che il tempo dell’approssimazione è passato e che se si vuole lavorare nel mondo della organizzazione di eventi è necessario acquisire quelle conoscenze teoriche e scientifiche e quella capacità manipolatoria degli elementi strutturali dell’organizzazione che fanno del lavoro intellettuale una professione.
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Protagonisti e lotte dei lavoratori a Trani. 1945-1980
Leggendo questo libro, si rivivono le lotte che hanno caratterizzato la storia del Sindacato e dei partiti della sinistra in un susseguirsi di vittorie, di sconfitte, di illusioni, di delusioni, di rimpianti; ma tutto con la tenacia e la incrollabile volontà di andare avanti superando ogni ostacolo, nella convinzione di essere dalla parte della ragione.
Lo scenario è la Puglia: Corato, Ginosa, Bari e, soprattutto, Trani. Il lavoro è quello dei cavatori, anzi dei cavamonti: maestri scalpellini, lucidatori a mano, fresatori. Le aziende sono quelle del marmo. E poi c'è una folla di protagonisti: i compagni di scuola dell'autore, i compagni di lavoro, i compagni di partito e, accanto, altre figure: il parroco, l'arcivescovo, i famigliari, gli imprenditori, i dirigenti nazionali.
Al centro c'è Vittorio Lentini con la sua caparbia, ostinata, determinata volontà di fare, di agire, di vincere. Con il susseguirsi delle vicende, matura una crescita lenta, graduale, della persona e del personaggio, del lavoratore e del dirigente. -
Pubblica Amministrazione e bene comune
30 anni di ideeGli scritti qui raccolti costituiscono un’antologia di idee che si sono dipanate e confrontate in contesti i più vari lungo un arco di 30 anni. Il lavoro si propone di sviluppare, attorno ad un preciso fil rouge rappresentato dalla investigazione teorico-pratica sulla Pubblica Amministrazione, privilegiando una parola-chiave come l’accountability (rendere conto), secondo un approccio che è sostanzialmente economico-aziendale. L’Autore, con un saggio elaborato per l’occasione, riconferma le tesi da lui sempre sostenute, secondo cui lo “Stato” (il “Pubblico”) nonostante i suoi pur gravi malfunzionamenti resta dotato di “giustificazione ad esistere”, a motivo delle persistenti e spinose problematiche di trade-off fra etica ed economia, efficienza ed eguaglianza, che continuano a caratterizzare il mondo globalizzato. In questo modo Morgese intende contribuire, ricapitolando il suo pensiero per quanto possibile, allo sforzo di tutti coloro che riconoscono nella “funzione pubblica” un “valore” non semplicisticamente eludibile entro società modernamente organizzate, specie in un’epoca di mutazioni come l’attuale in cui i noti punti di riferimento del welfarismo collettivo evolvono rapidamente verso declinazioni più individualiste ma non per questo meno degne o virtuose.
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Qualità & certificazione ISO 9000
L’introduzione di un sistema qualità è un passaggio obbligato per competere con successo in uno scenario internazionale in continua evoluzione.
E, se il punto di riferimento sarà sempre il cliente, anche le esigenze di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione delle risorse saranno da tenere sempre in vista per il perseguimento degli obiettivi aziendali. Del resto la “customer satisfaction” altro non è che una leva per collocarsi sul mercato con il miglior vantaggio competitivo ed essere all’altezza della concorrenza.
In questo libro, con autorevoli contributi di esperti, l’autore illustra le norme alle quali occorre attenersi per ottenere una certificazione di conformità alle norme ISO 9000: standard universalmente riconosciuti per l’assicurazione di qualità.
L’iter necessario per ottenere la certificazione, dalla decisione del management fino alla implementazione di un sistema qualità, è indicato con precisione, passo dopo passo.
Un’analisi dei costi, i principi del Total Quality Management e una panoramica sui riconoscimenti internazionali (Deming, Baldrige e EQA) danno un quadro completo ed esaustivo a chiunque voglia avvicinarsi o approfondire l’argomento.
Il Sistema Qualità si dimostra quindi meritevole della massima attenzione soprattutto in quanto cultura aziendale prima ancora che modello operativo. -
Ricordando Rosangela
Questa raccolta è un omaggio a una donna che ha lasciato un’impronta indelebile nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerla. La professoressa Rosangela Barone, con il suo amore per la cultura e la sua dedizione ai giovani, ha ispirato generazioni di studenti, incoraggiandoli a esplorare il mondo con curiosità e audacia.
In queste pagine, famigliari, amici, alunni e colleghi condividono riflessioni, racconti e aneddoti che celebrano non solo la sua dedizione all’insegnamento, ma anche il suo amore per la letteratura, il folklore e la bellezza dell’Irlanda.
Ogni contributo è una dedica alla sua capacità di ispirare, di incoraggiare il pensiero critico e di instillare un profondo rispetto per ogni forma di cultura.
Attraverso le parole di chi l’ha conosciuta riviviamo il suo entusiasmo, la sua passione e il suo instancabile impegno.Angela Rosa (per i congiunti e i tantissimi amici Rosangela) Barone è nata a Bari e lì ha vissuto con l’eccezione di un decennio trascorso a Dublino nella sua amata Irlanda per svolgere il prestigioso incarico di Direttore dell’Istituto italiano di Cultura. Laureatasi alla Facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Bari vi ha in seguito prestato servizio come assistente ordinario e poi professore incaricato e infine docente associato di Lingua e letteratura inglese.
Ha pubblicato vari volumi, saggi e articoli prevalentemente, ma non esclusivamente, sulla letteratura irlandese moderna e contemporanea e ha tradotto in italiano le opere di poeti irlandesi, spesso poco noti, a partire anche dal gaelico, lingua che padroneggiava pienamente.
Ci ha lasciati nei primi di maggio del 2023. -
Ritorno al primitivo
L’Autore, in questo nuovo lavoro, continua la ricerca appassionata seguendo il filo della memoria di tutti coloro che hanno qualcosa da raccontare. Che cosa ha spinto questo medico ad entrare nell’argomento vino con tanta determinazione? Certamente il possesso di una grande inclinazione culturale per la ricerca. L’incontro con il vino, che ha fatto crescere il desiderio di sapere, di conoscere, sfocia in un vero grande amore. In questo viaggio, il suo Primitivo riesce ad accendere ulteriori passioni per raccontare del territorio, per cercare e per difendere le proprie radici, per riaffermare i valori del sapere, il ricordo dei sapori di tanti testimoni del passato e di agricoltori tenaci e sognatori. Il libro è arricchito da illustrazioni del territorio, da percorsi enogastronomici dei paesi della provincia barese e da notizie delle cantine di Terra di Bari che producono vino primitivo, con la riproduzione delle etichette delle bottiglie in commercio.
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Roberto Roversi
Un’idea di letteraturaIn uno dei petali della sua Nuova poesia in forma di rosa (1964), Pasolini rievocava
un monaco di clausura / diventato pazzo, che cerca una clausura nella / clausura, per rifare di nuovo il cammino già fatto, / senza notizie biografiche, cicala nel sole della tomba, / a trasformare livore in malinconia – comunque / quella è la sua vita, e della sua vita / i suoi versi sono testimoni / che hanno senso in contesti / di dolore / nero.
Assistiamo ad un sortilegio (“benigno”), descritto da Stefano Benni in una lirica della sua raccolta Prima o poi l’amore arriva (1982):
A Roversi
C’è un buco nel portico / della città di Bologna / come l’inferno inghiotte / i giovani poeti. Un diavolo benigno / li travia. / Escono / trasfigurati, gridando / i loro versi al sole. / Se fuori c’è la nebbia / da quella libreria / si vede alla finestra / (per qual diavoleria) / il cielo. / I libri parlano / anche se sono chiusi. / Beato chi sa ascoltarne / l’ostinato sussurro.A più di trent’anni da Pasolini, in una poesia intitolata Palmaverde (1996), un giovane poeta marchigiano, Gianni D’Elia, si rappresentava come un naufrago approdato
[…] alla riva / dell’Ulisse più umano si conosca in rima / ora in via de’ Poeti nomen omen / poco distante dalla stessa via / che per passione al vero stretti / come Roversi Elena e Roberto / unisce valore e cortesia.
Il volume si divide in tre capitoli, ognuno legato ad una fase precisa dell’attività dell’autore: si ricostruiscono gli anni di “Officina”, entro cui confluiscono (e vengono rielaborati) gli esordi di Roversi; la ricca stagione degli anni Sessanta, che vedono il poeta praticare uno sperimentalismo di generi (dal romanzo al teatro alla lirica) e una lucida partecipazione agli avvenimenti del tempo; il terzo capitolo segue gli sviluppi della sua opera fino all’ultima raccolta di versi.
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Scampoli di Mithridatika nella Geografia di Strabone
Ricorrono qua e là nella Geografia straboniana accenni e allusioni a eventi e personaggi di diversa importanza connessi all’attività (sia in Asia Minore che sul continente europeo) di Mitridate VI Eupator, prima e nel corso della lunga ed estenuante guerra da lui combattuta contro i Romani. Tutta la relativa documentazione è stata isolata dal contesto dell’opera e ridotta in questo volume a un apposito repertorio, accompagnato da un essenziale commento e da un congruo corredo di note esplicative. Sono così rivisitati con gli occhi e la memoria del geografo di Amasea singoli episodi della guerra mitridatica e riproposti alcuni interrogativi intorno al metodo da lui seguito nel recensire nuovamente, in funzione dell’opera geografica, eventi incentrati sulla figura del re del Ponto e già trattati nei perduti Historika hypomnêmata.
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Skakki nostri – da giornale scolastico a social network
«Skakki nostri» è il giornale del liceo scientifico statale “Arcangelo Scacchi” di Bari. Nato alla fine del 2001 durante un’autogestione, continua a essere autogestito. Skakkinostri.it ne è stato il sito: realizzato pochi mesi dopo il giornale, divenne punto di riferimento per gli studenti di Bari e provincia. Una community, come si diceva all’epoca, o un social network, come diremmo oggi, che al suo culmine arrivò a contare 80.000 iscritti. Era gestito su base volontaristica e finanziato attraverso eventi studenteschi e le prime forme di pubblicità online di Google. Con la crescita dei suoi fondatori, e con il diffondersi di Facebook, il sito fu via via abbandonato, fino alla chiusura definitiva nel 2018.
Questo libro narra, attraverso i racconti dei protagonisti, le storie dei due Skakki nostri: la fondazione del giornale, l’avvio del sito, il fermento creativo che animava la scuola, le difficoltà di gestione e moderazione di una comunità di decine di migliaia di adolescenti, la sensazione di aver vissuto in anticipo la “rivoluzione social”.
E poi la prosecuzione del giornale che, pur rimanendo al passo con i tempi, tra podcast e dirette web, è pubblicato su carta da più di vent’anni.Con testi di:
Dino Amenduni, Eugenio Bartolo, Simone Capurso, Angela Casavola, Paola Dabbicco, Francesco Di Comite, Adriana Di Rienzo, Giovanni Dipietro, Fabio Fanelli, Giorgia Fontana, Pippo Fuina, Alessandra Giove, Asia Iurlo, Martino Lacirignola, Caterina Laterza, Silvia Mazzilli, Flavio Pio Melfi, Giovanni Memola, Enrica Moccia, Marco Modugno, Renato Nicassio, Antonella Pagano, Vittorio Parisi, Andrea Ponticelli, Laura Ressa, Simona Summo.
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Spazi della memoria
Questo volume, dedicato alla memoria di Anna Gomes, collega, amica e, per molti anche docente, di Lingua e Letteratura Inglese, nasce affinché resti vivo il suo ricordo, il suo impegno accademico, la sensibilità e la disponibilità.
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Sprachvergleich Deutsch-Italienisch
Eine Fehleranalyse in Deutsch als FremdspracheNell’insegnamento delle lingue straniere l’analisi degli errori è utilizzata per individuare e interpretare gli errori compiuti dagli studenti nell’apprendimento. Questo metodo serve a capire il livello di conoscenza della lingua, individuare il fulcro degli errori e sviluppare diversi metodi di correzione.
Comparazione tedesco – italiano: Analisi degli errori nel tedesco come lingua straniera è il titolo di questa ricerca empirica, nella quale sono stati individuati e analizzati gli errori presenti all’interno di testi in tedesco, scritti da studenti italiani di una facoltà di lingue. La ricerca si concentra principalmente sull’analisi degli errori di flessione nominale e di ortografia, evidenziati ed esaminati, per comprendere quale sia la loro causa. Un ruolo importante in questo aspetto della ricerca lo hanno gli errori “inter- e intralingual”. Il confronto tra la flessione nominale e l’ortografia dell’italiano e del tedesco permette di avere una visione complessiva dei punti in comune e delle differenze tra le due lingue.
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Strabone di Amasea – Geografia – Libro X
Il libro X della monumentale opera superstite dell’Amaseo si articola in cinque capitoli ben distinti, nei quali sono passate in rassegna, talora anche sotto il profilo storico, l’isola di Eubea (cap. 1); l’Etolia e l’Acarnania, le due regioni occidentali della Grecia, con le isole prospicienti: Leucade, Cefallenia, Itaca, Zacinto e altre minori (cap. 2); l’isola di Creta (cap. 4); le isole Cicladi e alcune delle Sporadi (cap. 5).
Il capitolo centrale, invece, costituisce, più che altro, una lunga divagazione teologica incentrata sui Cureti e i Coribanti, figure semimitiche collegate con i culti, misterici e non, di presunta origine tracofrigia e accolti in varie parti del mondo ellenico. Di particolare rilievo, nel capitolo dedicato a Creta, è, peraltro, l’excursus autobiografico, che consente di ricostruire una parte dell’albero genealogico del Geografo e di conoscerne alcuni esponenti di spicco, attivi ai tempi delle guerre di Roma contro Mitridate, l’irriducibile re del Ponto.