-
L’oggettività del tempo
La questione della temporalità in Husserl e HeideggerQuando in un contesto fenomenologico si parla di “oggettività” del tempo, s’intende certamente non il tempo fisico, il tempo “esterno” alla coscienza, ma la non inconsistenza ontologica del tempo “interno”, ovvero dell'”interna coscienza di tempo”. Si tratta insomma di un tempo soggettivo ma nient’affatto soggettivistico. In altri termini, per poter comprendere la vita dell’uomo, l’esistenza, per intenderne cioè il “significato” che, in quanto tale, non può essere se non “oggettivo”, la si deve collocare entro una temporalità universale che per una filosofia “critica” come la fenomenologia deve essere svincolata da qualsiasi ontologia dell’eterno ovvero da una comunque concepita eternità dell’essere. L’autrice ricostruisce attraverso i testi e acutamente discute le critiche di Heidegger alla posizione di Husserl sul tempo.
Addentrandosi in una sezione capitale dell’ardua ripresa novecentesca della questione del tempo, Julia Ponzio non solo ne esplora con perizia e curiosità critica i difficili passaggi ma ne trae una documentata e intelligente provocazione di efficace rinforzo al dialogico scavo teorico. (dalla Prefazione di Aldo Masullo) -
LA DINASTIA ULMO. Un viaggio sospeso nel tempo tra Matera, Taranto, Martina Franca, Castellaneta, Locorotondo, Ottaviano e Napoli
In questa storia predominano il biancore di una colomba e il verde lussureggiante del fogliame di un olmo, emblemi della buona tradizione familiare come quelli dell’amore e della giustizia.Riccardo Riccardi, autore di numerose biografie, ricostruisce le linee guida della dinastia Ulmo a ritroso nel tempo, partendo da figure leggendarie vissute nel lontano Medioevo in Basilicata per spargersi, nel corso dei secoli, prima nella limitrofa Puglia e poi nel napoletano, all’ombra di una società civile tutt’altro che periferica come il Mezzogiorno d’Italia, dimostrando uno straordinario dinamismo militare prima e imprenditoriale poi.Il saggio, diviso in più parti per delineare le vicende dei vari rami della famiglia Ulmo, snoda una storia di trasformazioni sociali, organizzazioni amministrative, difesa dei patrimoni e prestigio del nobile lignaggio, ma anche di storie “private”, intrighi, grandezze e miserie umane.L’Autore, attento a intrecciare la narrazione dei fatti con la descrizione dei protagonisti, tratteggia profili di personaggi noti e meno noti: ne emergono figure moderne come Porzia Ulmo di Matera, irrequiete come Nicola Ulmo di Taranto, romantiche e passionali come Scolastica Rizzi Ulmo che con il suoinusitato charme ospitò nella sua dimora ad Ottaviano Giuseppe Bonaparte, Vincenzo Monti, Vincenzo Bellini e il nipote Sigismondo Castromediano, una delle personalità più illustri del Risorgimento italiano.Una saga familiare che si propone al lettore con l’interesse di un’affascinante narrazione e che, grazie alle vicende legate all’ambito dell’amministrazione locale, delle professioni religiose e della vita culturale, rappresenta una spettacolare vicenda di mobilità della ricchezza e di formazione dello Stato borghese meridionale. -
LA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO come arte dell’ascolto
PHILOSOPHY OF LANGUAGE as the art of listeningQuesto libro è stato concepito come “Festschrift” per Augusto Ponzio.
La filosofia del linguaggio, per quanto riguarda il linguaggio verbale e dunque la scienza che se ne occupa la linguistica, fa propria la vocazione al tacere e all’ascolto della scrittura letteraria e della pratica della traduzione: una concezione del linguaggio che sia quella che la scrittura letteraria e la pratica della traduzione permettono di cogliere sottraendosi al “voler sentire” imposto dalla lingua e mostrando l’insostenibilità della “linguistica del silenzio”, della linguistica che riduce l’enunciazione alla frase, la sua interpretazione all’identificazione, il suo valore segnico alla segnalità. -
LA FUNZIONE AMMINISTRATIVA
Modelli di analisi e dinamiche evolutiveObiettivo del presente lavoro è quello di indagare le dinamiche evolutive che interessano i contenuti e gli assetti della funzione amministrativa, nonché le professionalità ad essa connesse.
In tale ambito si è individuato un percorso finalizzato all’analisi di quelle configurazioni dinamiche e di quei fattori, sia di natura endogena sia di natura esogena, che appaiono caratterizzati da spinte, a volte fra loro contrastanti, ma essenzialmente biunivoche, fra dominio delle professionalità amministrative ed ambito delle tecnologie della informazione e della comunicazione. Tali corrispondenze permettono di osservare l’impatto che le professionalizzazioni dell’abilità amministrativa e la standardizzazione regolativa e di governo hanno avuto sull’adattabilità della tecnologia, così come il processo inverso, allorché quest’ultima sia apparsa agire, oltre che come supporto al cambiamento, anche come sua determinante.
Per affrontare questa complessa materia l’approccio metodologico più consono è parso quello di matrice istituzionalista che coniuga radicamento istituzionale e dinamismo, percorso di legittimazione ed isomorfismo, sia come dato interno all’organizzazione che come leva di riproducibilità all’esterno dell’azienda. -
La Galleria delle Arti contemporanee & del Design a Bari
Questa pubblicazione documenta parte di un lavoro di ricerca condotto dall’autore sulla fattibilità dell’istituzione di una Galleria delle Arti contemporanee & del Design a Bari. Si focalizza sugli aspetti strutturali e architettonici (con il progetto dell’arch. Gae Aulenti) e sulle funzioni degli spazi, la logistica, la mission, le soluzioni istituzionali, le attività gestionali, la comunicazione e il budget.
Il lavoro che qui si presenta è ridotto rispetto all’originale rapporto di ricerca per la specificità dei suoi destinatari: è rivolto, infatti, a chi si occupa di progettazione di istituzioni museali piccole o grandi, pubbliche o private; agli operatori culturali locali come contributo ad una discussione (ed aspirazione) che si protrae da anni; infine come case study agli studenti impegnati in studi sull’organizzazione della cultura. -
La guerra contro Annibale
Appiano è stato a lungo giudicato uno storico di secondo o di terz’ordine; e ciò, almeno per il libro su Annibale, quando lo si ponga a confronto con le parallele narrazioni di Polibio e Livio, è incontestabile. Da qualche tempo, invero, si manifesta in alcune frange della critica la tendenza a rimuovere il severo ma motivato giudizio; ma a tal fine non è sufficiente che a volte il libro fornisca informazioni, alcune anche di un certo interesse, non reperibili presso altre fonti. Infatti, la loro qualità dipende – giova ripeterlo – da quella intrinseca dell’autore del quale Appiano ha in mano l’opera, qualunque sia la determinazione con cui poi ne manipola i dati, forte dell’ottica e della sensibilità propria e dei tempi in cui scrive; ché di certo non avrà voluto ridursi al rango del mero compilatore che si limita a sunteggiare del tutto asetticamente i testi da cui attinge.
-
La quadreria del Purgatorio – tra ipotesi e realtà. Santa Maria del Suffragio a Modugno
Chiunque visiti la Chiesa del Purgatorio a Modugno resta sorpreso dalla ricca quadreria che essa contiene: numerose tele, diverse per forma e dimensione, frutto dell’ingegno e dell’operosità di Carlo Rosa e della sua bottega, testimoniano la fioritura culturale nel Seicento dell’Italia Meridionale, incentivata da una committenza aristocratica colta e raffi nata.
L’analisi e la lettura dei quadri suggeriscono un ideale percorso figurato di osservanza alla Fede, cui sembrano alludere sia le piccole tele raffiguranti gli antichi dottori della Chiesa e le allegorie delle Virtù Cardinali sia i grandi dipinti che illustrano episodi vetero e neotestamentari. Il viaggio ideale, proposto dalle Autrici, si propone di svelare i significati più o meno nascosti di queste opere, fino a oggi inedite. -
La riscoperta del primitivo
Bella l’idea di Giuseppe Baldassarre di andare a cercare le radici del primitivo, un vino che esprime appieno il carattere forte e generoso della Puglia e dei pugliesi.
Questa è la strada da percorrere, perché bere un bicchiere di vino vuol dire entrare in contatto diretto con gli elementi della natura che l’hanno generato e con la sapienza e il lavoro degli uomini che ad esso si sono dedicati. Il mondo del vino è così bello perché ha un’evoluzione lenta come il passare degli anni che bisogna attendere da quando si impianta un vigneto al momento in cui si stappa la prima bottiglia prodotta; ma quando il lavoro è stato impostato bene possiamo star certi che fatica e pazienza saranno ricompensate.
Alcune regioni dell’Italia meridionale, e la Puglia è tra queste, stanno facendo passi da gigante nell’affermazione dei prodotti tipici della loro terra, in primo luogo il vino.
I vitigni autoctoni, Luigi Veronelli ce lo dice da tanti anni e finalmente quasi tutti ora gli danno ragione, sono il futuro dell’enologia italiana e internazionale perché consentono di identificare il vino che c’è in una bottiglia col territorio dal quale proviene, con i prodotti tipici ai quali si abbina per vocazione e per tradizione, con la cultura propria di chi vive in quella zona.
Il primitivo, nelle sue diverse tipologie, ha struttura e intensità che lo rendono affascinante e appagante, proprio come un tramonto goduto al termine di una giornata di sole trascorsa tra i vigneti in cui viene prodotto. Ecco perché merita di essere valorizzato e mandato a portare il carattere della Puglia sulle tavole imbandite di tutto il mondo.
Terenzio Medri, Presidente Associazione Italiana Sommeliers -
La scienza: causalità e teleologia
L’austromarxismo di Max AdlerIn questo volume, attraverso l'analisi del pensiero filosofico di Max Adler, è stato affrontato il problema della definizione di “scienza” e del ruolo che questa svolge nella vita dell'uomo socializzato e degli intellettuali, all'interno di uno Stato democratico. Sono stati evidenziati i punti di contatto e di divergenza esistenti, secondo M. Adler, tra Kant e Marx, per quanto riguarda il concetto di scienza e la teoria della conoscenza.
“…la definizione di scienza della natura e di scienza dello spirito è una divisione all'interno della scienza. “La scienza, pertanto, è un'astrazione, in cui non possiamo mai comprendere l'intera realtà del mondo; piuttosto, quel punto di vista, che conosce solo la scienza e non vuole nient'altro che questa, proprio per il fatto che in essa ha davanti a sé soltanto un lato del mondo, rimarrà sempre un punto di vista unilaterale, nel senso più rigoroso e pericoloso della parola””.
Per Adler “”Sapere per vivere” dev'essere il motto genuino della scienza, grazie al quale soltanto essa viene nobilitata passando da uno sforzo altrimenti quasi visibile a un'impresa veramente umana, che come tale deve comunque essere uno strumento ideale”. -
La Sera dei Santi
La Processione dei Misteri a Carbonara di BariQuanti motivi per cimentarsi nella stesura di un testo su una tradizione religiosa così sentita nell’Italia Meridionale ed Insulare come quella della Processione del Venerdì Santo, ed in particolare nel proprio paese d’origine, Carbonara di Bari! Se ne possono stratificare diversi ed ognuno valido per quante volte è valido ciò che l’uomo ama di se stesso, della propria storia e della storia della propria gente, sia come ricordo che come osservazione del contemporaneo.
E volendo iniziare proprio da questo aspetto, un motivo può essere quello che la modernità non riesce ancora (e non potrà mai farlo) a cancellare del tutto le espressioni della devozione popolare. Al limite, le può solo modificare, come dice Francesco Pepe, ma la “sostanza”, il “core virale”, rimane denso e radicato.
Importanti, poi, possono essere i motivi che potremmo definire semplicemente “personali”, se non proprio “intimi”. Essi nascono da un vissuto di condivisione di lingua, costumi, luoghi o semplici momenti della vita di ogni giorno, con gente la cui voce in apparenza non sembra abbia pronunciato grandi parole.
Nel seguire la Processione del Venerdì Santo (a Carbonara di Bari come in ogni altra località del nostro territorio), si rivive la storia della nostra religiosità, sia nella raffigurazione scenica sia nell’aspetto antropologico altamente significativo e coinvolgente per la sopravvivenza di una Comunità. -
La società e i livelli di vita nella Contea di Hertford del XVIII secolo
La ricerca ricostruisce, per la fase storica in cui si operano le trasformazioni della Rivoluzione industriale inglese, la stratificazione e i modi di vivere delle varie categorie socio-professionali, la struttura della proprietà, la produzione e il consumo relativi all’Hertfordshire, ovvero, ad un orizzonte territoriale molto interessante per la vicinanza e l’influenza della capitale. Lo studio si basa sulla ricca documentazione: probate inventories, registri contabili, fiscali e demografici, raccolta presso il Record Office della Contea di Hertford, presso la Biblioteca e il Museo di St. Albans, le parrocchie dell’Arcidiaconato di Huntingdon, divisione di Hitchin e dell’Arcidiaconato di St. Albans, nella diocesi di Londra.
L’analisi comparata degli inventari, laboriosa ed affascinante al tempo stesso, è stata auspicata da grandi storici per la ricchezza d’informazioni che fornisce. Gli inventari raccolti sono stati redatti tra il 1700 e il 1805, compilati dai funzionari e controfirmati dagli amici e dai vicini di casa oppure dagli overseers (supervisori), constables (conestabili), churchwardens (rappresentanti della parrocchia), quali testimoni della veridicità dell’inventario. La grafia dei redattori degli inventari si presenta spesso continua e lineare, mentre la grafia dei testimoni, frequentemente appare indecisa e spigolosa; ciò dimostra il differenziato livello d’alfabetizzazione delle parti… -
Le Veglie di Neri e All’aria aperta
Le Veglie di Neri. Paesi e figure della campagna toscana (1882) e All’aria aperta. Scene e macchiette della campagna toscana (1897) sono le opere più significative di Renato Fucini.
Questa edizione critica con introduzione, note, indicazioni delle varianti nelle diverse redazioni ed edizioni, con un glossario e con due novelle inedite è l’approdo più recente della ricerca avviata quarant’anni fa sull’opera di Fucini da parte di Leonard G. Sbrocchi. -
LEARNING by TRANSLATING
In line with the Common European Framework of Reference for Modern Languages Learning by Translating has been conceived as a resource and a pedagogic tool for the acquisition of communicative language competences through real life written receptive and mediating communicative activities, from B1 up to C2 level. With particular reference to the translation task itself the present volume endeavours to provide teachers of English and translator trainers with a methodology for guiding their students in producing, to the best of their abilities, a translation which is not only accurate, consistent, and complete, but also effective in terms of the communicative situation it is intended for.
-
Letteratura straniera tra teoria e didattica
Il volume raccoglie essenzialmente i contributi di una giornata di studio organizzata dall'associazione culturale LEND di Bari, nella sede del Monastero Colonna di Trani in data 28 aprile 1995. Esso nasce dalla volontà di favorire un collegamento teorico-pratico fra Università e scuola secondaria e fonda orientamenti ministeriali, riflessioni teoriche e percorsi di pratica didattica scaturiti nell'incontro di studio.
Gli interventi a firma di V. Marrone e G. Claudio delineano una razionalizzazione dei dettati istituzionali in percorsi riconoscibili e afferenti specificatamente all'insegnamento della letteratura di lingua straniera. Le proposte della commissione Brocca, i suoi obiettivi, i suoi aspetti strutturali costituiscono in modo diverso l'argomento dei due interventi.
Le letture critiche che seguono (a firma di A. Sportelli, M. Stagi Scarpa, L. Adams e E. Mulligan, Ch. Williams, V. Cleverton, K. Flynn, P. Carroll e V. Intonti) si offrono come percorsi metodologici aggiornati, relativi alle problematiche specifiche delle tre grandi ripartizioni di prosa (romanzo e short story), poesia e teatro e investono la comparatistica testuale, culturale e fra letteratura e le altre arti, permettendo così l'interazione di differenti competenze e di più discipline. Una menzione a parte merita la strutturazione di ciascun intervento che si avvale di tavole, diagrammi e di un apparato di note esplicative e bibliografiche.
La bibliografia, in coda a ciascun intervento, si pone come bibliografia ragionata, laddove il volume considerato lo giustifichi per particolare utilità didattica o per fondamentale apporto alla trattazione dell'argomento in oggetto. -
LEZIONI SULLE TENDENZE DEL SISTEMA PRODUTTIVO NAZIONALE
Il volume raccoglie i testi delle lezioni e seminari sulle trasformazioni del sistema produttivo italiano negli ultimi venti anni, che le cattedre di storia contemporanea del Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali dell’Università di Bari hanno promosso nell’ambito di un progetto finanziato dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. Ai seminari hanno partecipato economisti e analisti sociali di diverse università italiane, che hanno consentito di avviare un confronto con studenti di una facoltà di lettere con temi e me-todologie a loro non sempre vicini.
-
Linguaggio musicale e comunicazione sociale
Quali fattori uniscono musica e società? C’è connessione “causale” tra fattori sociali e realtà musicale, o tra questa e la realtà sociale sussiste un rapporto di “interazione”? E quale, eventualmente, ne sarebbe la struttura? Perché il problema della comunicabilità dei valori musicali è avvertito solo oggi nella sua più violenta drammaticità? Nella società contemporanea la problematica della musica acquista dimensioni ed aspetti ignoti nelle epoche passate in seguito all’allargamento della fruizione. Le importanti trasformazioni sociali del nostro tempo e i fenomeni culturali di portata generale ad esse connessi impongono, quindi, un riesame completo del sapere “secondo la prospettiva della comunità”. A tale scopo può essere utile, prima ancora di studiare il “prodotto” artistico già confezionato, risalire alle origini stesse fisiologiche, psicologiche, ideologiche e culturali di quel particolare sistema di segni che è il linguaggio musicale. Ecco quindi, in questo saggio, un panorama senz’altro significativo del dibattito sviluppatosi negli ultimi dieci anni intorno a queste tematiche. Tale dibattito, arricchitosi dell’apporto di nuove scienze quali la semiotica, la teoria della informazione, la psicologia sperimentale, la sociologia dell’arte, ha permesso una rilettura in senso storico-diacronico dell’evoluzione del significato delle funzioni e del gusto musicale occidentali, aprendo nuove prospettive alla didattica di base e a quella specialistica adottata nei Conservatori.
-
Magia, scienza e scrittura
Saggi di cultura franceseI saggi qui raccolti portano su diversi livelli di discorso. È preminente quello della magia e della scienza attraverso le pratiche letterarie e in relazione con queste (nel teatro, nel romanzo, nella poesia e nelle riflessioni filosofiche), ed esso rivela la 'tentazione' antropologica nella lettura critica. Il secondo livello mette in evidenza problemi culturali che fanno da sfondo a specifiche opere letterarie dell'Ottocento francese (la gastrologia, l'erotologia). Il terzo, infine, offre all'analisi testuale particolari approdi nel campo della traduzione letteraria (La Fontaine, Césaire) e in quello della scrittura della scienza (Cabanis e Zola). Esorbitante rispetto a questi tre livelli, e in realtà filo che li percorre tutti, è il tema della popolarità. Esso conduce ai Mots di Sartre. Infatti, se la scrittura è segno magico, è il popolare che ne recupera il senso nella pratica letteraria.
-
MARIO MANCINI – Appunti della mia vita (libro + dvd)
IL LIBRO
Risultato di lunga ed elaborata ricerca, contiene una ricca biografia di Mario Mancini (Bari 1931-2016), testimonianze di personaggi del teatro barese e nazionale, foto private e pubbliche, locandine e immagini dal palcoscenico delle diverse interpretazioni che lo hanno visto protagonista nel corso di una lunga carriera.
L’infanzia, i primi passi nella recitazione, l’esame superato presso l’Accademia “Silvio d’Amico” a Roma, il sodalizio con Eugenio D’Attoma e Nietta Tempesta nel Piccolo Teatro di Bari. Jarche Vasce con la regia di Michele Mirabella, Jarche Jalde diretto da Eugenio D’Attoma. L’incontro con Vito Maurogiovanni (U’ cafè antiche), l’amicizia con Vito Signorile (Stòrie e Patòrie) e Nicola Valenzano.Scrivono di lui:
Pasquale Bellini – Rino Bizzarro – Davide Ceddìa
Caterina Costantini – Giuseppe De Trizio – Gianni Giannotti
Mariano Leone – Michele Mirabella – Gennaro Nunziante
Vito Signorile – Antonio Stornaiolo – Nietta Tempesta
Nicola Valenzano – Eligio Cristantiello – Tonia Cristantiello
Vito Mancini – Biagio Romito – Mariella Romito
Dina Turi – Mario BuonsanteIL DVD
Intervista di 45 minuti realizzata da Sebastiano Gernone nel 2014, nella casa di Mario Mancini, in quella Barivecchia tanto amata. L’Artista si racconta a cuore aperto. L’amore per il teatro, i successi, i rimpianti.
Il dvd si chiude con una carrellata di foto e locandine di opere che l’hanno visto protagonista, mentre scorre la canzone inedita La voce di Mario, composta e interpretata da Davide Ceddìa.
Riprese di Michele Sforza. Montaggio di Nico Tomasicchio.
Mastering a cura di Acustic Sound Bari. -
Meraviglie del mondo intellettuale e morale: le passioni
Individuo, passioni e Stato tra Lumi e RestaurazioneFra Sette e Ottocento, la natura ambigua e oscillante delle passioni nel pensiero di due rappresentanti del gruppo degli idéologues: il medico-filosofo più famoso del suo tempo, Pierre-Jean-Georges Cabanis e Maine de Biran, fra i suoi epigoni il più inquieto.
-
Mirabilia dell’Italia antica raccontate dai paradossografi greci
Ebbero un’ininterrotta fortuna, in età greco-romana, le raccolte di notizie stupefacenti (parádoxa) di tutti i generi, riguardanti il mondo naturale, animato e inanimato; valevano quanto le odierne ‘leggende metropolitane’, alle quali possono essere fatte corrispondere, eppure incontravano il gradimento di una larga fascia di pubblico anche non indotto e sprovveduto, ma talora desideroso di svagarsi con letture amene anziché affaticarsi su temi richiedenti uno sforzo di concentrazione. Della copiosa tematica connessa a quelle letture, una parte non irrilevante riguardava le regioni della nostra penisola nonché le isole circostanti. Con questo lavoro, l’Autore ha inteso mettere a disposizione dei lettori ‘curiosi’ di oggi le relative testimonianze, isolandole dal contesto ‘universale’ (oikouméne di allora) in cui sono catalogate e corredandole della traduzione e di essenziali note esplicative. (dalla Premessa)