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  • Festival di Musica e Filosofia
    Pensare e comporre la musica oggi/La musica e il tempo/La musica nel tempo

    Nell’anno 2006 viene attivato l’insegnamento di Filosofia ed Estetica della Musica presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, nell’ambito dei bienni di Composizione e di Composizione a indirizzo tecnologico: il sapere/pensare la musica riannoda le sue sorti al fare/comporre musicale. Da qui nasce il progetto del Festival di Musica e Filosofia attraverso il quale discipline tradizionalmente riservate ad élites intellettuali ed artistiche possono avvicinare un pubblico più vasto semplificando il linguaggio specialistico, senza rinunciare al rigore epistemologico. In questa maniera il pensiero musicale torna a misurarsi con le grandi domande della nostra epoca, gli interrogativi e le inquietudini delle giovani generazioni, il disagio delle generazioni mature, i dubbi della ricerca, i valori dell’arte, della scienza, della politica, il destino dell’esistenza individuale e collettiva, proponendosi con mezzi innovativi e interattivi.

    12,00 
  • Fuori dal coro
    Un’appassionante vicenda di omelie a San Ciro

    In questo libro sono raccolte le omelie – riferite ad un periodo che copre quasi per intero un anno liturgico – del sacerdote Don Felice Verni, parroco della chiesa di San Ciro nel quartiere “Mungivacca” a Bari.
    Sono ormai più di dieci anni che il registratore è uno degli strumenti più usati in questa parrocchia di periferia, ed in tutto questo tempo è stata raccolta una quantità notevole di materiale su cui riflettere: alle registrazioni delle omelie si sono, infatti, aggiunte quelle dei corsi di approfondimento teologico e filosofico che Don Felice tiene, sempre in parrocchia, più o meno quindicinalmente.
    Su questo materiale è stato fatto un lavoro di revisione/adattamento per rendere più agevole la lettura, eliminando quelle forme che, efficaci nel parlato, risultano inutili e poco comprensibili nella forma scritta, facendo attenzione a non mutarne il senso.
    Certo, l’omelia non è un genere molto di moda oggi, e questo perché, probabilmente, è proprio la parola a vivere momenti difficili nel nostro tempo: in un’epoca di usi ed abusi sfrenati, la parola non si sottrae a questo triste destino. Tuttavia, è proprio dalle parole che parte questa appassionante vicenda, e dalla convinzione che esse portino con sé un carico di realtà, di concretezza, di carne e sangue di fronte ai quali è necessario avere rispetto e cura. [dalla Introduzione]

    10,00 
  • Guido Salvini
    o della nascita della Regia in Italia

    Un personaggio dimenticato, un pezzo di storia finita nell’ombra, un desiderio realizzato: quello di far luce, recuperare memorie perdute. Guido Salvini, allievo prediletto di Pirandello, braccio destro italiano di Max Reinhardt, regista ante litteram (e poi regista acclamato quando ormai il termine è coniato e la funzione assodata). E ancora, Salvini teorico e “voce” del teatro italiano nel difficoltoso processo di rimodernamento della prima metà del Novecento.

    14,00 
  • IL CORPO RIVESTITO

    “Parlare il corpo” con le sue maschere, a cominciare da quella che nella nostra cultura è la superficie più letterale: l'abito, forma di un rapporto del corpo con il mondo e con gli altri corpi. L'abito riveste, e nella iterazione è il richiamo a successive e infinite superfici, a una metamorfosi, che fa sì che il punto limite del corpo non sia il “corpo nudo” ma il ripetersi dei rivestimenti. La moda rappresenta una scrittura dell'abbigliamento, e qui 'scrittura' sta per tutto ciò che traduce, interpreta, costruisce e decostruisce il corpo, superandosi sempre: la moda si origina nel contrasto tra travestimento e carattere, e si fonda sul paradosso dell'obbligatorio e dell'immotivato. Solo l'abito e il maquillage possono esemplarmente esporre il corpo a un rapporto con la letteratura, l'iconografia, il mito, l'immaginario, le tecnologie, poiché ne “abbassano” la dignità fino alla frivolezza. Il rapporto tra scritture valica la sistematicità di struttura: è una scienza 'poco seria”, singolare e un po' curiosa di tutte le altre scienze.

    10,33 
  • Il surrealismo e l’arte italiana

    È possibile parlare di un surrealismo italiano nelle arti visive negli anni tra le due guerre? Quale fu la risposta della nostra cultura artistica alla poetica e all’ideologia elaborata in quegli anni da Breton e compagni? A queste domande il libro vuole rispondere smentendo in particolare molti luoghi comuni riguardanti alcuni artisti italiani definiti “presurrealisti”, “parasurrealisti”, “surrealisti” essi stessi. Un’analisi rigorosa dell’opera pittorica e teorica di Alberto Martini, Licini, Prampolini, De Chirico e Savino li riconduce, infatti, ad uno specifico ideologico spesso molto distante dall’idea più ortodossa del surrealismo francese. La conoscenza del movimento d’oltralpe – che pure in molti intellettuali italiani era ricca ed approfondita – nella nostra realtà venne calata, però, in un contesto culturale restio, in quegli anni, ad estendere le proprie frontiere teoriche ed artistiche verso la psicoanalisi o il marxismo, né tanto meno disposto a modificare il ruolo dell’artista inteso solo come vate superiore ed inafferrabile, separato ed astratto. Documenti e testimonianze, scelti dall’autrice dal 1925 al 1940, aiutano a comprendere le reazioni della cultura italiana di fronte al movimento francese: alcuni episodi dell’arte italiana tra le due guerre vengono così ricondotti alle loro matrici più autentiche, liberati da falsi complessi di dipendenza dall’avanguardia europea. E se anche da questa, talvolta, un Prampolini o un Savino hanno tratto schemi e moduli linguistici, quasi sempre li hanno inseriti in un contesto ideologico autonomo e complessivamente estraneo al dibattito surrealista.

    10,33 
  • Il Teatro Musicale nella Terra di Mola di Bari

    Suggestivamente, questo libro discetta di “teatro musicale nella terra di Mola di Bari”: si intende sottolineare così, per la prima volta, che riguardo alla città di Mola di Bari la figura finora solitaria di Niccolò van Westerhout si arricchisce di altre due personalità musicali (Ottone Pesce e Vitantonio Waldemaro Morgese), fino ad oggi sconosciute, ma che ci fanno comprendere l’esistenza di una ben più cospicua e ramificata, potremmo dire ultracentenaria, presenza teatrale-musicale in un Comune della provincia barese, facilitando così anche la spiegazione di quanto di singolare avvenuto in esso in tempi più recenti (ad esempio la presenza del grande Eduardo).
    Il libro indaga profondamente la produzione teatrale e musicale dei tre artisti.

    15,00 
  • IL VIVANTE TESTIMONE DI SECOLI Viaggio in una scuola

    PER ACQUISTI CON CARTA DEL DOCENTE, COMUNICARE IL CODICE DEL BUONO DI € 18,00 E L’INDIRIZZO DI SPEDIZIONE CON UNA EMAIL: ordini@dalsud.it

    L’Istituto barese Cesare Vivante trova per la prima volta un suo racconto storico che coglie l’occasione per approfondire alcuni temi dell’attualità didattica e pedagogica. Grazie a un intenso sforzo ricostruttivo l’autore fa emergere una realtà scolastica che ha attraversato le vicende italiane.
    Il saggio, dedicato all’Istituto commerciale sorto nel 1882, viene arricchito di ricerche fotografiche, documenti inediti e memorie. Affiora un quadro d’insieme che consente di osservare la lunga strada tracciata dal viaggio culturale e umano di una comunità. Anche se con un pizzico di nostalgia per un tempo scolastico lontano, compare una visione dedicata alla scuola del futuro.
    Il confronto tra numerosi processi storici indica al lettore l’idea che la scuola, pur con le sue contraddizioni, rimane una risposta fondamentale agli anni dell’incertezza.
    Con una narrazione appassionata, il libro racchiude una dichiarazione d’amore verso docenti e alunni di ieri e oggi. Inoltre, mette in evidenza una proposta progettuale: riconoscere le scuole come patrimonio pubblico da custodire, in quanto testimonianza della memoria collettiva.

     

    18,00 
  • Il volo della strega e la Francia
    Saggi di antropologia letteraria

    I saggi qui raccolti hanno una tendenza e una vocazione: tenere aperta la lettura dei testi letterari a suggestioni, esperienze, ipotesi critiche di ordine intertestuale e interdisciplinare. Il volo della strega e la Francia: il titolo è referenziale (designa specificamente il saggio sulla Médée di Corneille), ma vuol essere anche una figura che consenta di collegare le diverse parti del volume, le “disjecti membra poetae”, la cui unità si può ritrovare con sguardo superiore, dicasi ‘magico’. L’ispirazione ‘antropologica’ è una scoperta e una scelta. Le categorie secondo le quali i saggi sono distribuiti (Alimentazione, Magia, Coesione, Parentela) chiariscono agli assi dominanti delle analisi, si tratti di S. Nicola di Bari e di Lorena, della Médée di Corneille e del fenomeno della stregoneria, del sud “napoletano” di Stendhal, di Jules Verne o di Proust, di King Kong, o di altro ancora.

    10,33 
  • Immagini di vita – La Fotografia di inizio Novecento di Raffaele Lojacono & figli

    Sfogliare queste pagine ci consente di fare un viaggio nel passato, un passato fatto di piccoli momenti che, come in un mosaico, si materializzano in queste bellissime foto d’epoca, mute testimonianze di eventi che hanno segnato la vita dei nostri nonni e dei nostri padri. Sono foto in buona parte provenienti dalla collezione di Lina e Rosa Lojacono, frutto dell’abile lavoro del padre Raffaele (1872-1945) che, dopo gli iniziali esordi come pittore, si dedicò con successo alla Fotografia avviando ben tre studi a Modugno, Acquaviva delle Fonti e Bari.
    Queste foto attestano le sue indubbie capacità professionali e ci offrono un’interessante testimonianza della vita e del costume di un’epoca, restituendoci momenti di vita privata o civile, ritratti di bambini o di giovani borghesi, ma anche di contadini e popolani che spesso inviavano una foto ricordo ai loro familiari lontani, emigrati nelle remote Americhe in cerca di fortuna.
    La fotografia di Raffaele Lojacono (e successivamente quella del figlio Rodolfo, avviato alla professione dal padre) può considerarsi un documento di notevole interesse storico, che accresce la conoscenza del tessuto sociale e antropologico dei nostri luoghi. Dovrebbe, pertanto, essere considerata a pieno titolo un bene di interesse culturale, che arricchisce il patrimonio artistico del nostro territorio.

    16,00 
  • INCONTRI ITALOAMERICANI Identità, Letteratura, Riflessi dell’Emigrazione

    Esempi di scritture autobiografiche, narrativa, letteratura teatrale, linguaggio filmico e arte figurativa, insieme alla testimonianza sul destino di un emigrato anarchico, vengono indagati nei saggi inclusi in questo volume, che segnala l’esigenza di uno studio multidisciplinare dell’incontro
    tra la cultura italiana e quella statunitense dovuto alle vecchie migrazioni. Ne scaturisce un ritratto della fluida identità italoamericana, basata sull’opposizione tra il legame con la discendenza e l’adesione a nuovi valori, utile a una più profonda comprensione del fenomeno migratorio come pure di entrambi i Paesi in questione.

    18,00 
  • IO E IL LIPEDEMA – Il mio percorso dalla diagnosi all’intervento chirurgico

    Dopo vent’anni passati inutilmente tra diete, attività fisica e trattamenti estetici, Alessia aveva quasi rinunciato a snellire le sue “gambe grosse”.
    Un giorno riceve un messaggio da una ragazza dell’Ecuador che le parla di una malattia chiamata lipedema. Inizia così la sua rinascita.
    Questo libro racconta il percorso dell’autrice fra la confusione generale sull’argomento lipedema e le difficoltà nel reperire informazioni esaustive; percorso che parte dalla ricerca di una diagnosi e arriva fino all’intervento chirurgico.
    Obiettivo di Alessia è narrare la sua storia per essere d’aiuto e ispirare chi vive la sua stessa frustrazione, quella di non ottenere risultati nonostante comportamenti alimentari impeccabili e uno stile di vita sano.
    Convivere con il lipedema senza rinunciare a vedersi belli nello specchio dalla testa ai piedi, abbracciare con dignità i piccoli accorgimenti necessari per tenere a bada l’infiammazione, non avere paura di parlarne è possibile se si aggiunge l’ingrediente più importante: l’amore per noi stessi.
    Il volume raccoglie gli interventi delle esperte che hanno accompagnato l’autrice lungo il suo cammino: Roberta Rosiello, fisioterapista; Carmela Cosola, biologa nutrizionista; Stefania Curci, psicoterapeuta; Valeria Giordano, presidente dell’associazione LIO Lipedema Italia dal 2018 al 2024.

    12,00 
  • io sono un’opera d’arte
    Viaggio nel mondo della Performance art

    Ho studiato il postmoderno al CeaQ, seguendo i seminari di Michel Maffesoli. Ho partecipato al workshop di Franko B e l'ho intervistato. Ho recensito performance in Italia e in Francia. Ho intervistato Kyrahm e Julius Kaiser, Angélique Cavallari, Manuela Centrone, Marco Fioramanti (per quanto riguarda la Body-Performance-art), Antonio Bilo Canella, per quanto riguarda la performazione teatrale. Infine ho performato io stessa. In questo saggio racconto la mia iniziazione. Attraverso il viaggio nel mondo delle arti performative voglio mostrare come questo contatto divino tra pubblico e artista avvenga non solo a un livello esterno di immedesimazione, ma fino al punto da eliminare la distanza tra pubblico, artista e opera e rendere possibile una fusione olistica, come rito di passaggio da uno stato di coscienza individuale verso una coscienza collettiva, tribale, postmoderna, sacra e profana che tutto impregna e trascende. (i.p.)

    15,00 
  • ISOLE DEI FAMOSI ai tempi dell’Impero Romano – Geografia di una tipica forma di repressione

    Sebbene il titolo riecheggi volutamente quello di un ben noto e fortunato programma televisivo, il contenuto della presente ricognizione mira a essere tutt’altro che ‘frivolo’. In latino famosi indica spesso anche le persone ‘malfamate’ o ‘diffamate’. E tali furono i soggetti mandati in varie isole del Mediterraneo a espiare crimini veri o presunti loro attribuiti dagli imperatori romani. Le testimonianze oggi disponibili indicano che furono una novantina, fra uomini e donne, gli esiliati su un arco temporale che va dal I al III secolo d.C. per volere dell’imperatore di turno con la specifica formula della relegatio o della deportatio in insulam; ma soltanto per una metà di essi è noto il nome delle isole cui furono destinati. Sono appunto queste che, indicate in ordine alfabetico, orientano la ricerca sui personaggi che vi furono detenuti. (dalla Premessa)

    16,00 
  • ITINERARIO ARTAUD

    Di volta in volta considerato un “caso”, e respinto in quanto tale, o innalzato alle dimensioni del mito, il personaggio di Antonin Artaud ha suscitato a lungo risposte emotive più che discorsi critici. Colui che definì se stesso “un buco senza cornice” doveva diventare una specie di schermo vuoto sul quale la società proiettava i suoi fantasmi. Già all'atto della pubblicazione della Correspondance avec Jacques Rivière (1924), il gruppo di Breton si annette il giovane spiritualista e gli affida la direzione del “Bureau de Recherches surréalistes”, del quale egli guiderà l'attacco generalizzato ai valori della società. È il primo fraintendimento, che diventerà palese quando Artaud rifiuterà, in nome dell'urgenza della “rivoluzione mentale”, di condividere l'impegno politico dei surrealisti. Mentre risale a quel primo periodo l'immagine di un Artaud araldo dell'antipsichiatria, ispiratore e modello dei tossicomani, i grandi testi teorici e l'esperienza del teatro Alfred-Jarry ne faranno un pioniere dell'auspicata rivoluzione teatrale. Ma quanto può rimanere, se non a livello puramente tecnico, se si laicizza una teatrologia di derivazione esoterica, in cui si realizza l'incontro della tradizione eraclitea e del pensiero orientale? Il terrorismo apocalittico delle Nouvelles Révélations de l'Etre (1837) appare strettamente collegato con il fallimento dell'avventura messicana e con il vanificarsi del sogno di una rivoluzione “indianista”, eppure i due episodi faranno sì che Artaud si trovi arruolato dai politici di destra e di sinistra…
    A quarant'anni dalla morte (1948), disponiamo finalmente dei XXII volumi dell'edizione Gallimard, che ci consentono di orientarci nel labirinto dei testi scritti negli otto anni trascorsi nel manicomio di Rodez e nei due ultimi anni, punteggiati di scandali. Al di là del folklore solleriano e del “rifiuto delle letture”, in nome dell'autoaffermazione dei corpi (lo “stato Artaud”), questo Itinerario risponde all'esigenza di eseguire il costituirsi e i crolli successivi delle impalcature culturali del poeta, per ricominciare a leggere Artaud, in relazione innanzitutto con se stesso.

    10,33 
  • Jean-Paul Sartre
    Teoria, scrittura, impegno

    Questi saggi e studi costituiscono una riflessione multidisciplinare e internazionale sull'opera e l'attività di uno dei più prestigiosi intellettuali del nostro secolo.
    Filosofia, estetica, sociologia della cultura, critica letteraria, artistica e politica, sono i campi e le pratiche d'indagine degli studi raccolti. Emerge dall'insieme, rinnovata, l'importanza dell'intellettuale francese, la cui figura, più che appannarsi col tempo e con la morte, si sistema storicamente e ancora s'impone all'attenzione e all'ammirazione di studiosi e lettori.

    12,91 
  • Kriminalgeschichten
    Etymologie und Strukturanalyse

    Racconti (letteralmente “storie”) Criminali. Il titolo già spiega in parte il contenuto di questo saggio: si tratta di un’analisi approfondita del significato del termine “storia criminale”. Nello stesso tempo viene fatto riferimento all’origine e alla storia della “Kriminalgeschichte” (etimologia), del “Kriminalroman” e della “Detektivgeschichte” a partire dalla letteratura medievale del “Schafott” (patibolo, ghigliottina) fino ai nostri giorni. Vengono presi in considerazione le diverse tipologie della struttura della Kriminalgeschichte e della Detektivgeschichte, la differenza tra l’una e l’altra, e la funzione della “suspense”. In ultimo vengono esaminati il ruolo e le caratteristiche dei vari protagonisti/antagonisti dei racconti appartenenti al genere “criminale”o, con espressione più adeguata ai nostri tempi, al cosiddetto “giallo”.

    10,00 
  • L’abbraccio di Tersicore – Un diverso approccio alla didattica della danza classica per superare blocchi corporei ed emotivi del danzatore

    Concezione olistica del danzatore – La fisiotecnica e il laboratorio coreutico: il supporto alla tecnica della danza classica – La Danzarmonia: il supporto alle emozioni del danzatore – Analogie e integrazione delle due modalità di intervento per migliorare la tecnica classico-accademica e la performance – Progetto laboratoriale: L’abbraccio di Tersicore e applicazione pratica nella lezione di tecnica della danza classica.

    10,00 
  • L’incostanza delle umane cose
    Il patriziato di Terra di Bari tra egemonia e crisi (XVI-XVIII secolo)

    Le vicende politico-amministrative dei più importanti Comuni in Terra di Bari (Monopoli, Bari, Bitonto, Trani, Molfetta, ecc.) le lotte, spesso aspre e senza esclusione di colpi, all’interno di un ristretto nucleo di famiglie nobili e “popolari” per il controllo del comune, l’emergere, a livello politico, della borghesia agraria e intellettuale, in un’ampia e approfondita analisi che può considerarsi come una vera e propria storia dei “ceti dirigenti” cittadini in un periodo così denso di avvenimenti per il regno di Napoli come i secoli XVI-XVIII.

    10,33 
  • L’Italia del Re – Brindisi 10/9/1943 – 10/2/1944

    Nel pomeriggio del 10 settembre 1943, scortata dall’incrociatore Scipione l’Africano, arriva a Brindisi la Baionetta, una piccola nave da guerra.
    A bordo ci sono il re Vittorio Emanuele III, la regina Elena, il principe ereditario Umberto, il capo del governo Badoglio, tre ministri e una cinquantina di persone tra generali, attendenti
    e servitù. Erano partiti all’alba del 9 settembre frettolosamente da Roma lasciandola senza comandi e senza disposizioni, avevano percorso la Via Tiburtina e si erano imbarcati a Ortona.
    Brindisi diventa, per cinque mesi, la sede governativa di King’s Italy (l’Italia del re), come la chiamano gli alleati anglo-americani, e comprende le province di Brindisi, Bari, Taranto e Lecce. Il restante territorio meridionale è occupato e amministrato direttamente dagli Alleati, quello da Roma in su è occupato dalle truppe tedesche.
    In quel periodo Badoglio firma l’armistizio lungo e dichiara guerra alla Germania; a fine gennaio del ’44 si svolge a Bari il primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale.
    Durante la permanenza a Brindisi, il re ripercorre gli avvenimenti importanti della sua vita: l’infanzia malaticcia, la rigida educazione militare, le piacevoli frequentazioni napoletane, il
    fidanzamento con Elena in Montenegro, il loro matrimonio, la luna di miele nell’isola di Montecristo, l’assassinio del padre. Ricorda con orgoglio la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale e la defenestrazione di Mussolini; si assolve per aver sconfessato lo stato d’assedio di Roma, firmato le leggi razziali e dichiarato guerra a Francia e Inghilterra.
    Dopo l’11 febbraio 1944, le province meridionali liberate dagli Alleati, ritornano sotto l’amministrazione italiana. Il re, con la sua corte, parte per Salerno, nuova sede del governo.
    Spera che sia una tappa di avvicinamento per il suo rientro a Roma, ma gli avvenimenti successivi gli destineranno un finale differente.

    12,00