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  • Per un approccio non conformista dell’esperienza estetica e conseguenze didattico-pedagogiche – teorie e pratica sperimentale

    Se il lavoro fosse il bisogno che si sopprime nello scambio, allora il lavoro nella società attuale così come nell’arte attuale, sarebbe caratterizzato da un’assenza di scambio, o scambio solo in apparenza, cioè quando, pur considerando l’attività che si genera nel soggetto interagente con l’oggetto nello scambio, le interazioni, i comportamenti in atto e le conseguenze degli stessi risultano pre-determinati, pre-vedibili. Quando, invece, l’azione dei soggetti interagenti con uno stimolo (l’opera d’arte o un oggetto della realtà) conduce a risultati imprevedibili, eterogenei, lontani da un modello conformista, in quanto conforme (e che conferma) ad un modello dominante, omologante, si rileva uno scambio reale. Se nell’esperienza estetica i soggetti interagenti non fossero stimolati ad assumere una posizione contemplativa, potrebbero leggere o modificare attivamente e in maniera imprevedibile un’opera d’arte (o un oggetto della realtà, o la propria identità), attraverso la propria proiezione immaginativa e la conseguente formulazione di ipotesi sulla stessa. Il percipiente, in tal caso, non mirerebbe alla conferma di un modello di realtà già noto (rinforzandolo) o alla sua conservazione, ma al suo perfezionamento dinamico. Se mutuassimo tali considerazioni per spenderle anche in ambito didattico-pedagogico, le conseguenze diverrebbero fondamentali. In alternativa ad un’azione didattica cristallizzata sull’affinamento delle stesse capacità e conoscenze, che non alimenta l’eterogeneità dei bisogni e si conforma ad un modello di realtà già data, precostituita e prevedibile nella quale ruoli e scopi dei diversi attori sono predeterminati, si propone un metodo di insegnamento che promuove un modello di realtà mutevole, mira alla ricerca di ideali e rafforza l’approccio esplorativo e creativo.

    16,00 
  • Percorsi di Educazione alla Comunicazione emozionale. Star bene in famiglia e a scuola

    Che cosa posso fare per educare ai valori della bellezza? Che cosa posso fare io per far comprendere l’importanza di educare alla bellezza, a scuola e in famiglia, con percorsi di educazione alla comunicazione emozionale, attraverso l’arte, la musica, la danza, la natura, l’alimentazione, l’ascolto, la comunicazione efficace?
    Come aiutare la società ad avviare percorsi e programmi per prevenire il bullismo, la violenza, la mancanza di rispetto verso se stessi e gli altri, l’arroganza, la non tolleranza?
    Che cosa posso fare per dare valore e bellezza alla relazione tra insegnante e allievo, tra padre e figlio, tra madre e figlia, tra fratello e sorella, tra dirigente e dipendente?
    Come far comprendere alle persone, ai capi, ai dirigenti, il valore dell’apprendere e conoscere attraverso un’emozione positiva, costruendo relazioni efficaci?
    I bambini e i ragazzi hanno bisogno di relazioni umane sane, di vivere emozioni positive, di sorridere e provarle mentre apprendono e conoscono.
    Il volume si presenta come una grande opportunità di guida orientativa per tutti coloro che vogliono acquisire nuovi strumenti, tecniche e strategie.
    La sfida per migliorare il modus vivendi nella società è proporre percorsi di educazione emozionale, che consentano il passaggio dall’“io” al “noi”, che riconducano ad una educazione ai valori della vita, dello stare bene insieme, nella relazione d’aiuto empatica, autentica, efficace e collaborativa, senza competizione, arroganza, violenza, mancanza di rispetto.

    15,00 
  • Risorse umane e impresa
    Profili di organizzazione, gestione e formazione

    Negli ultimi decenni il ruolo e l’importanza delle persone all’interno delle organizzazioni è stato progressivamente oggetto di un processo di continua e straordinaria rivalutazione, tanto da assumere il ruolo di vero protagonista delle fortune dell’attività dell’organizzazione stessa. Il cambiamento che sta interessando in questo nostro tempo il mondo delle imprese ma anche l’organizzazione pubblica, indica un transito epocale. La realtà organizzativa tuttavia cambia più velocemente e più radicalmente del sistema di gestione delle risorse umane, che registra, di norma, un diffuso ritardo culturale. Il presente volume si propone pertanto di rispondere alla necessità, particolarmente sentita da tutti coloro che sono interessati, direttamente o indirettamente, ai temi della gestione delle risorse umane (studiosi, imprenditori, managers, consulenti, studenti universitari ecc.), di adeguare le logiche di azione e le prassi operative che regolano il rapporto tra individui e organizzazioni ai profondi cambiamenti dell’economia e della società avvenuti negli ultimi anni. Cercando di evitare appesantimenti accademici e non volendo fare un manuale “classico” con la presente opera si vuole fornire un quadro sintetico e aggiornato del know-how teorico e delle principali prassi operative sviluppate negli anni più recenti accompagnando il passaggio da una concezione che vede la risorsa umana come fattore di produzione, e quindi come un costo da ottimizzare e da integrare negli obiettivi dell’organizzazione, a una concezione che considera la risorsa umana come un “asset”, portatrice di professionalità e di capacità di innovazione.

    18,00 
  • Saperi, ipertesti e processi formativi

    Realizzare la trasformazione di conoscenze e competenze appartenenti a un certo ambito disciplinare in significati in grado di promuovere apprendimento è certamente uno dei modi (non l’unico) per definire i processi di insegnamento.
    Gli obiettivi precipui del presente lavoro possono essere sintetizzati come segue:
    a) esplorare alcuni assunti ed idee circa la relazione tra saperi disciplinari, saperi scolastici, ipertestualità/ipermedialità e insegnamento;
    b) sottoporre ad una sorta di metabolismo professionale la sollecitazione ad immettere nella didattica qualsivoglia artefatto umano per cercare di trasformare gli attributi che possono manifestarsi come negativi in attributi positivi.
    Tra questi, in modo particolare, far evolvere sempre la dipendenza dall’artefatto in asservimento dell’artefatto.

    10,33 
  • SKIN COLORS TEST

    La libertà di ognuno di sapere, fare ed essere qualcosa non può non richiedere l’inibizione delle interferenze, delle influenze da parte di altri. SKIN COLORS TEST cerca di rilevare l’influenza di stereotipi e pregiudizi, positivi o negativi, sulle scelte estetiche tra diverse colorazioni della pelle e loro motivazioni. SKIN COLORS TEST promuove la possibilità di generare un conflitto in un soggetto, che parta dal soggetto stesso. La possibilità di creare un conflitto nel soggetto che sceglie e agisce sulla realtà potrebbe portare tanto alla possibilità di aumentare nel soggetto il senso di responsabilità delle proprie scelte e azioni, quanto alla possibilità di riflettere sull’influenza di modelli socio-culturali sulla convinzione dell’acquisizione della propria capacità di scegliere in libertà.

    14,00 
  • SMartS – scientific method in art studies. n. 1, April 2024 (English)

    The purpose of the project entitled “House of design and production Factory of Arts” is to engage students in their learning space by fostering their free operational choice in terms of
    participation and expressive techniques and promote research and development in the school through the design and production of different products made in spaces outside the school
    (from those closest in the territory to those far reached on the web) aiming at the development of the educational community.

    Coordinated by the art teacher Mr Giovanni Perillo, the project also involved teachers from other disciplinary departments through the design and implementation of empirical studies on
    aesthetic experiences that engaged students in scientific research activities, promoting the development of their skills in various disciplinary areas. From this shared work, the articles
    composing this journal were born with the intent not only to promote research and innovation but also the sharing of new ideas and contributions in a perspective open to comparison and
    collaboration with other students and teachers from Italian and European schools.

     

    Scientific Board
    Roberto Galeotti (Psychology of Art – Brera Academy of Fine Arts of Milan, Italy), Maria
    Luiza Rosa Barbosa (Department of Teaching Methodology – Federal University of Santa
    Catarina, Brazil), Fausta Scardigno (Department of Humanities Research and Innovation –
    University of Bari Aldo Moro, Italy), Gianluigi de Gennaro (Department of Biology –
    University of Bari Aldo Moro, Italy), Gabriella Falcicchio (Department of Education
    Sciences, Psychology, Communication – University of Bari Aldo Moro, Italy), Lorenza
    Minervini (Italian Department, Istituto Comprensivo Manzoni Poli of Molfetta, Italy)

    0,00 
  • SMartS – scientific method in art studies. n. 1, aprile 2024 (Italiano)

    Rendere gli studenti partecipi del loro spazio di apprendimento favorendo la loro libera scelta operativa in termini di partecipazione e di tecniche espressive e promuovere la ricerca e lo sviluppo nella scuola attraverso la progettazione e la produzione di diversi prodotti destinati a spazi esterni alla scuola (da quelli più prossimi nel territorio a quelli lontani raggiunti nel web) e miranti allo sviluppo della comunità educante è lo scopo del progetto intitolato “Casa di progettazione e produzione Fabbrica delle Arti”.

    Coordinato dal prof. Giovanni Perillo, il progetto ha coinvolto anche docenti di altri dipartimenti disciplinari attraverso la progettazione e la messa in opera di studi empirici su esperienze estetiche che hanno coinvolto gli alunni in attività di ricerca scientifica promuovendo lo sviluppo delle loro competenze in vari ambiti disciplinari. Da questo lavoro condiviso sono nati gli articoli che compongono questa rivista con l’intento non solo di promuovere ricerca e innovazione, ma anche condivisione di nuove idee e contributi in una prospettiva aperta al confronto e alla collaborazione con altri alunni e docenti delle scuole italiane ed europee.

     

    Scientific Board
    Roberto Galeotti (Psychology of Art – Brera Academy of Fine Arts of Milan, Italy), Maria Luiza Rosa Barbosa (Department of Teaching Methodology – Federal University of Santa Catarina, Brazil), Fausta Scardigno (Department of Humanities Research and Innovation – University of Bari Aldo Moro, Italy), Gianluigi de Gennaro (Department of Biology – University of Bari Aldo Moro, Italy), Gabriella Falcicchio (Department of Education Sciences, Psychology, Communication – University of Bari Aldo Moro, Italy), Lorenza Minervini (Italian Department, Istituto Comprensivo Manzoni Poli of Molfetta, Italy)

    0,00 
  • Una scuola inclusiva
    principi, processi, protagonisti, problematiche, progettazioni

    Il testo, attraverso un “sano ottimismo pedagogico” vuole offrire una bussola nella riscoperta della soggettività e dell’alterità per chi percorre o vorrebbe intraprendere la meravigliosa e complessa professione di insegnante.
    Dopo un breve excursus storico-normativo dall’esclusione alla valorizzazione della diversità fino alla recente normativa sui BES, si analizzano le caratteristiche di una realtà scolastica sorretta da una logica inclusiva.
    Il variegato e complesso panorama delle nostre scuole richiede insegnanti – fra cui docenti per le attività di sostegno – che sappiano coniugare “la vocazione per l’umano” e “la professionalità competente” per il successo educativo e formativo di ciascuno.
    Utopia pedagogica o realtà possibile e realizzabile?
    Nelle pagine sono indicate alcune delle strategie e metodologie didattiche per una progettualità educativa come “cura dell’altro” e sono individuati possibili percorsi di inclusione validi per i differenti ordini di scuola. Consapevoli che l’essenziale è invisibile agli occhi e che va cercato con il cuore, come il Piccolo Principe ci insegna nelle sue relazioni con la volpe e con la rosa, ogni docente, educatore e genitore, nell’ascolto della grande sinfonia dell’umanità, dovrebbe percepire le sfumature delle singole diversità per accompagnare l’educando nel proprio processo educativo con la stessa modalità proposta da Gibran: “Il maestro che cammina all’ombra del tempio tra i discepoli non elargisce la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede e il suo amore”. Guidati dalla fede nell’umanità, auguro a noi tutti appassionati della nostra professione e a coloro che ambiscono ad essa, di continuare a scommettere sull’educazione per promuovere “l’uomo umano”.

    12,00 
  • Valutare a scuola
    Le prove strutturate e la matematica

    Questo saggio si propone come strumento di immediato utilizzo professionale. Si tratta di uno studio, corredato di un notevolissimo numero di esempi, che intende fornire una guida alla valutazione, in particolare nell’ambito matematico. È rivolto a ricercatori, docenti, studenti, ed a quanti siano interessati alle prove strutturate di valutazione.

    16,00