Guido Lorusso risiede a Mola di Bari; lavora dal 1978 a Conversano dove è stato per
circa 40 anni direttore del Centro Regionale dei Servizi Educativi e Culturali del Distretto BA/15. Laureato in Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, è stato ed è ricercatore della Fondazione Giuseppe Di Vagno e dell’IPSAIC. Ha realizzato numerose pubblicazioni sulla vita sociale, culturale e politica nel Sud-est barese tra Ottocento e Novecento e ha curato diverse Mostre Archivistiche e Documentarie nel territorio di sua competenza (Conversano, Mola di Bari, Rutigliano) con importanti ricerche sugli intellettuali democratici Piero Delfino Pesce, Alfredo Violante e Giuseppe Di Vagno (al deputato conversanese ha dedicato ben due volumi e un catalogo). È studioso rigoroso della Grande Guerra, del Ventennio Mussoliniano, dell’Antifascismo e della Ricostruzione Democratica del secondo dopoguerra. Attualmente ricopre la carica di Presidente del Club per l’UNESCO di Conversano.
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LA GRANDE GUERRA SCONOSCIUTA
Il volume riporta alla luce fatti ed episodi storici rivenienti dal Primo conflitto mondiale, per gran parte misconosciuti soprattutto nel mondo scolastico, riguardanti in parte il ruolo strategico-militare-sanitario di primissimo piano svolto dalla Puglia (proiettata verso l’area balcanica e verso l’area greco-mediterranea) con i grandi porti di Brindisi, Taranto e Bari: tutto è stato portato a compimento senza mai perdere di
vista il quadro storico nazionale ed europeo nei suoi diversi livelli di analisi, all’interno del quale prendono corpo e peso specifico non poche vicende straordinarie e tragiche insieme (sottaciute e fatte cadere volutamente nel “dimenticatoio della storia”): gli affondamenti per sabotaggi delle due più potenti navi della Marina Militare Italiana, le corazzate “Benedetto Brin” e “Leonardo da Vinci” fatte esplodere rispettivamente
nel porto di Brindisi (1915) e nel Mar Piccolo di Taranto (1916); l’assurda condanna a morire di fame e di freddo e senza i dovuti soccorsi della Croce Rossa stabilita dal
generale Cadorna per tutti i soldati italiani fatti prigionieri nel corso della sconfitta di Caporetto; il bombardamento effettuato sul Porto di Napoli da un grosso dirigibile tedesco
partito da una base bulgara; gli stupri subiti da alcune migliaia di donne venete e friulane da parte della soldataglia austrotedesca; l’“Affaire Papa Benedetto XV e Monsignor Rudolph Gerlach”; la riuscitissima azione del controspionaggio italiano denominata “Il colpo di Zurigo”.