Carlo Bonfantini. Laureatosi in Storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano, è redattore in uno studio editoriale di Milano. Nel poco tempo libero cerca di coltivare il suo interesse per storia, Resistenza, memorie di famiglia e una recente passione per la poesia. Curatore, con gli amici del Laboratorio di ricerca storica “L’eccezione e la regola”, di Conoscere la Resistenza (Unicopli, Milano 1994), coautore, con Silvia Fronteddu, di Il Premio “Della Resistenza Città di Omegna” (Gravellona Toce 2006) e curatore per l’Istituto della Resistenza Piero Fornara di Novara del volume Gaetano Ferrari, Memorie di guerra e brigantaggio. Diario inedito di un garibaldino (1860-1872) (Interlinea, Novara 2011). È qui alla sua prima opera di poesia.

  • 52 pietre nello stagno

    Un piccolo canzoniere. Ma non una raccolta casuale ed estemporanea. Perché se è vero che l’avventura poetica nasce per caso, quasi da subito viene sostenuta e indirizzata dall’idea di scrivere precisamente 52 haiku, o similhaiku (comunque poesie di soli tre versi): uno per ogni settimana che c’è in un anno. E di accompagnare queste poesie con testi, anch’essi brevi, che ne spiegano più compiutamente il significato o il contesto in cui sono nate, oppure si aprono a libere riflessioni o si trasformano in miniracconti di fatti realmente accaduti a chi scrive. Ecco allora che il canzoniere è diventato una sorta di diario (lirico, saggistico e narrativo) di un anno di esistenza, inaspettatamente influenzata dalla comparsa della pandemia, ma da questa né schiacciata né monopolizzata.
    Passioni politiche e sportive, paesaggi naturali e urbani, amici e parenti, malinconie, rabbia e felicità… In questo modesto zibaldone c’è un po’ di tutto. Come nella vita.

    12,00